Agea, al via AMS: monitoraggio passo avanti verso semplificazione e modernizzazione Pac. Ci guadagnano agricoltori. LA CIRCOLARE

Dal 2024, tutti gli interventi a superficie della PAC, previsti nell’ambito del regime dei pagamenti diretti e dello sviluppo rurale, oltre ad alcune norme di condizionalità, sono oggetto di controllo attraverso il sistema di monitoraggio delle superfici (Area Monitoring System – AMS).

Si tratta di un nuovo approccio alle verifiche per accertare la correttezza, la completezza e la regolarità delle domande di pagamento presentate dagli agricoltori applicato in maniera sistematica sull’intero territorio nazionale.

Numerose sono le caratteristiche dell’AMS, tra le più rilevanti si ricordano le seguenti:

  • il controllo è effettuato attraverso l’impiego dei satelliti Sentinel 1 e 2 di Copernicus che osservano in maniera continuativa nel tempo e nello spazio quello che avviene sulle superfici agricole, producendo delle immagini con risoluzione a 10 metri, che possono essere ulteriormente elaborate, fino ad arrivare ad una risoluzione a 2 metri;
  • l’attività di controllo interessa il 100% delle domande presentate dagli agricoltori e il 100% delle parcelle agricole dichiarate, ai fini dell’accesso ai contributi della PAC. Di conseguenza, c’è un bel salto in avanti rispetto agli approcci tradizionali, in quanto si ricavano dati oggettivi sugli elementi monitorabili (colture in campo, pratiche agronomiche realizzate, ammissibilità delle superfici) che opportunamente interpretati, elaborati e confrontati, consentono di eseguire verifiche sull’intero universo delle imprese e delle superfici agricole;
  • le immagini satellitari sono disponibili durante l’intero periodo dell’anno, in quanto ciascuna parcella agricola viene per così dire “fotografata” ogni 5 giorni. Questo consente di acquisire informazioni utili, non solo per la verifica di ammissibilità ai fondi della PAC, ma anche per ricavare altre indicazioni da utilizzare per scopi diversi, come possono essere, ad esempio, quelle per l’accertamento di eventi meteorologici di natura eccezionale;
  • a differenza degli altri approcci (controlli amministrativi e controlli in loco), dove le attività di verifica iniziano dopo la presentazione della domanda, con l’AMS è possibile anticipare i tempi e quindi gli organismi pagatori sono in grado di rilevare indicazioni da mettere a disposizione dell’agricoltore nella fase di compilazione della domanda annuale della PAC, consentendo così di evitare di commettere errori ed omissioni, con conseguente applicazione di riduzioni e sanzioni ex post;
  • infine, un ultimo elemento peculiare, tra i tanti che possono essere evidenziati, riguarda la possibilità offerta dai sistemi di controllo tramite monitoraggio, di moltiplicare e migliorare il dialogo tra l’agricoltore e l’organismo pagatore. Quest’ultimo è tenuto a comunicare eventuali anomalie riscontrate e permettere così al beneficiario di dimostrare la correttezza della domanda iniziale presentata, ove disponga di prove documentali idonee.

Oltre ai vantaggi del nuovo strumento di controllo della PAC, ci sono anche degli elementi di debolezza che occorre considerare. Il più importante dei quali è l’esistenza di condizioni di ammissibilità ai pagamenti che non sono monitorabili tramite immagini satellitari. Questo aspetto limita l’applicazione dell’AMS ad una porzione, attualmente ancora limitata, dei numerosi impegni, obblighi e criteri da accertare, al fine di fornire il via libera all’erogazione degli anticipi e del saldo della PAC.

LA CIRCOLARE:

Circolare AGEA.2024.57040 del 19.07.24 – AMS

La consultazione della circolare Agea n. 57040 del 19 luglio 2024, in materia di procedure per il controllo tramite monitoraggio, dove, per ciascuna condizione di ammissibilità è indicata la possibilità o meno di essere rilevata da satellite, consente di ricavare indicazioni utili a tale riguardo.

Ad esempio, nel caso dell’intervento della produzione integrata, su 12 impegni da controllare, solo 5 possono essere rilevati tramite AMS. Gli altri 7 devono essere verificati attraverso altri strumenti, come i controlli amministrativi ed in loco.

Ciò però non deve essere considerato come un problema insormontabile, anche perché le nuove tecnologie disponibili, l’esperienza sempre più corposa e sofisticata da parte degli addetti ai lavori e la disponibilità da parte del Ministero, delle Regioni e delle Province autonome ad impostare interventi della PAC più semplici, consentirà sicuramente di migliorare i risultati e di ampliare l’utilizzo del nuovo strumento, diminuendo in parallelo il ricorso ai più costosi, lunghi ed invasivi controlli in loco.

Per il successo del sistema AMS sono necessari alcune condizioni di base come l’ottimale funzionamento dei sistemi di osservazione satellitare, la cura della fase di interpretazione dei dati, il dialogo efficace tra i sistemi informativi (interoperabilità), la comunicazione rapida, completa e trasparente tra agricoltori e organismi pagatori, la messa a disposizione degli agricoltori e degli operatori dei CAA di informazioni semplici e complete sull’architettura ed il funzionamento dello strumento.

Inoltre è opportuno che ci sia da parte delle autorità nazionali competenti la disponibilità a perfezionare sempre di più le attività di gestione e di controllo della PAC, ricorrendo all’utilizzo delle soluzioni innovative che via via si rendono disponibili. Ad esempio, le foto georeferenziate e, in generale, i dati equivalenti al monitoraggio satellitare consentono ampi spazi di miglioramento.

In conclusione, il controllo tramite monitoraggio costituisce un passo in avanti verso la modernizzazione della PAC e, a certe condizioni, potrebbe contribuire al fondamentale obiettivo della semplificazione.

https://www.agea.gov.it/portale-agea/

Ermanno Comegna

https://agricolae.eu/