Agricoltura, Giansanti: Ucraina in Ue solo con strumenti di tutela per gli agricoltori europei. VIDEOINTERVISTA

“Oggi non è pensabile di poter fare entrare l’Ucraina senza strumenti di protezione per il mercato domestico. L’Ucraina da sola è grande quanto l’Italia e la Francia messe insieme. Un suo ingresso, se non accompagnato da adeguati strumenti a tutela dell’agricoltura europea, significherebbe una diminuzione di oltre il 20% delle risorse attribuite a tutti gli agricoltori europei. In questa dimensione tutti siamo ovviamente per una pacificazione rapida della guerra tra Russia e Ucraina. Da una parte andranno individuate però strumenti di tutela a garanzia del mercato domestico e dall’altra per permettere un progressivo e accompagnato ingresso da parte degli agricoltori ucraini nel mercato europeo”.

Così ad AGRICOLAE Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, a margine dell’Assemblea estiva in corso a Milano

“Insieme ai sindacati dei lavoratori, dobbiamo lavorare per debellare il caporalato. Per chi come me rappresenta il sistema delle imprese più vocata al mercato, imprese che molto spesso vanno con il loro nome, il loro cognome, su i mercati nazionali e internazionali, non c’è cosa peggiore che essere etichettati alla pari di quattro banditi, in particolar modo di quel bandito di Latina, che ovviamente ha danneggiato l’immagine di tutta l’agricoltura italiana, sia ovviamente di chi opera nel rispetto della legalità, piuttosto che la sua, che ovviamente ha distrutto l’immagine personale oltre che di tutti noi agricoltori.

Dobbiamo assolutamente debellare, combattere il caporalato. Abbiamo, insieme ai sindacati dei lavoratori, degli strumenti per poterlo fare. Va rafforzato ovviamente il contratto di lavoro e dentro il contratto di lavoro attraverso gli enti bilaterali andare a trovare quei modelli che possono permettere alle imprese di trovare i lavoratori e ai sindacati dei lavoratori ovviamente di poter offrire quella capacità e quella manodopera necessaria e deve avvenire questo processo alla luce del sole, in maniera chiara trasparente e soprattutto tutto tracciabile. D’altra parte costruire con il Governo un percorso anche per dare degli alloggi sicuri e degli strumenti di trasporto, per evitare poi di trovarsi di fronte a situazioni come quella dei vari borghi che stanno sempre più aumentando in giro per l’Italia.

“Le TEA sono una grande vittoria, credo, di Confagricoltura in generale dell’Italia. Siamo l’unico Paese europeo che sta sperimentando in pieno campo nonostante ci siano ancora alcune persone che evidentemente di fronte alla scienza preferiscono la violenza, se pensiamo al campo distrutto in provincia di Pavia di riso sperimentale, ma poi per fortuna questo campo di riso è riuscito a ripartire perché l’agricoltura è resiliente. Di fronte al cambiamento climatico, oggi abbiamo il Nord sott’acqua e la Sicilia anzi scusate tutto il Sud Italia senza acqua, ecco, immaginate che cosa significa produrre o con troppa acqua o senza acqua, oggi abbiamo la possibilità di sperimentare”.