ASSEMBLEA CONFCOOPERATIVE ROMA, GARDINI: CORAGGIO E DETERMINAZIONE PER RIDARE FIDUCIA ALLA CITTÀ

Si tratta di un’assemblea di ripartenza e servono coraggio e determinazione per fare nuova fiducia e speranza alla città di Roma. Voglio sottolineare che la cooperazione è inclusione e non esclusione. Ci deve essere sviluppo, lavoro, ripresa e su questi temi noi ci siamo. Queste le parole di saluto all’assemblea Confcooperative da parte di Maurizio Gardini.

Guardiamo alle periferie con progettualità, come quando nel febbraio 2014 siamo stati ricevuti in 7000 da Papa Francesco, e dalle sue parole abbiamo dato vita ad una rete di assistenza e solidarietà. È nato così il primo progetto “Non ti scordar di me junior” con l’obiettivo di entrare lì dove le istituzioni non riescono più ad entrare. L’iniziativa poi si espanse agli anziani con il progetto senior. Parlo di queste sue iniziative, ha proseguito Gardini, perché sono progetti che danno il senso dell’attenzione alle periferie, dove gran parte della popolazione vive e e che non può essere esclusa.

È una giornata importante e storica perché abbiamo attraversato anni difficili. Il commissariamento e le azioni fatte su Roma e il Lazio sono state scelte difficili e dolorose, dobbiamo allora ripartire dalla nostra storia con sforzo e impegno comune. Dobbiamo fare della diversità un punto di forza, così il presidente Gardini a conclusione dell’assemblea di Concooperative.

Scelte difficili perché Roma non era una piccola confcooperativa di provincia, Roma è la capitale ed è al centro costante dei riflettori, e su Roma ci si giocava la credibilità costruita da generazioni di tutte le confcooperative. La scelta del commissariamento, ha continuato Gardini, fu dolorosa ma inevitabile, fatta con rapidità per preservare il patrimonio ideale e valoriale che ci caratterizza ed in questo modo abbiamo ricostruito il tessuto organizzativo.

Errori sono stati fatti in passato e dobbiamo imparare da quelli, abbiamo ora il dovere di ricostruire l’organizzazione per il bene della collettività e della cooperazione. Bisogna intraprendere un percorso comune da fare insieme, cosciente che si tratta di una sfida impegnativa.

In questi anni abbiamo lavorato su molti temi, come la fiscalità e il reddito agricolo e l’elenco è lungo, che danno responsabilità ulteriori, e dimostrano che non siamo una lobby.

Il compito che abbiamo di fronte adesso è di coniugare e distribuire in termini diversi la ricchezza che giunge dalla ripresa economica. È dunque tempo della cooperazione, di un nuovo impegno civile altrimenti il paese andrà alla deriva, come testimoniano i facili populismi e le disuguaglianze nelle ricchezze. Ci assumiamo, ha concluso il presidente Gardini, questo ruolo propositivo.