Inchieste06/04/2021 15:30

Dal ministero Lavoro 15 gg di tempo su doppi incarichi di cui Servadei e Merlino (Cia) sapevano a insaputa Enpaia e Lavoro. Richieste certificazioni

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Alessandro Servadei ha due settimane di tempo per fare chiarezza, ed entro il 15 di aprile dovrà far pervenire l'elenco degli incarichi e l'autocertificazione di insussistenza di incompatibilità, anche potenziali.

Il ministero del Lavoro taglia la testa al toro e pone fine al "silenzio" sul duplice incarico del presidente dei revisori dei conti di Enpaia nella Confederazione italiana agricoltori - Cia (dove ha più incarichi). Incarichi dei quali Servadei (e Claudia Merlino, membro Cda in Enpaia per la Cia) sembra non abbiano detto nulla alla stessa Enpaia.

All'oscuro dei fatti, da quanto si apprende, anche il dicastero per il quale il primo era stato designato in rappresentanza.

Il ministero di Andrea Orlando non si spreca in chiacchiere e a seguito dell'inchiesta di AGRICOLAE e delle interrogazioni del gruppo della Lega al Senato e di Saverio De Bonis (Misto), invia il 30 marzo una mail a Enpaia e a tutti gli enti vigilati. Mail che la divisione IV sotto alla Direzione generale per le Politiche previdenziali e assicurative è tenuta a inviare tutti gli anni.

Un modo per fare chiarezza e per evitare casi che rischiano di essere 'inopportuni' di consulenti che hanno firmato la certificazione relativa all'insussistenza di cause di incompatibilità, anche potenziali, per assumere - dopo e senza avvertire - nuovi incarichi che potrebbero invece andare a violare le normative previste dal Codice civile, dal codice etico degli enti e dal vademecum redatto dalla Ragioneria di Stato del Mef.

"Ai rappresentanti del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali presso i Collegi sindacali e i Consigli di amministrazione degli enti privati di previdenza obbligatoria di cui al D.Lgs. n. 509/1994 e al D.Lgs. n. 103/1996", si legge nella documentazione di cui AGRICOLAE è venuta in possesso datata 30 aprile e inviata a: Cassa Forense, dell'Enfap, Enpacl, Cnpadc, Cipag, Cnpr, Cassa notariato, Onaosi, Enasarco, Enpaia, Fasc, Enpab, Enpapi, Inpgi, Enpav, Enpam, Inarcassa, Eppi, Epap, Enpap e per conoscenza al capo di gabinetto.

Il ministero chiede "l''aggiornamento della documentazione".

"Ai fini dell'aggiornamento della documentazione relativa all'incarico delle SS.LL. della quali rappresentanti ministeriali negli organi statutari degli Enti privati di previdenza obbligatoria - si legge ancora - si chiede di trasmettere entro non oltre il 15 aprile 2021, la seguente documentazione debitamente aggiornata e sottoscritta:

dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà relativa alla insussistenza di cause di incompatibilità, ai sensi del D.Lgs. n.39/2013.

dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà relativa alla insussistenza di situazione, anche potenziali, di conflitto di interessi, ai sensi dell'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001

modello di dichiarazione elenco incarichi

e copia del documento di indentità in corso di validità.

Il direttore generale Concetta Ferrari rammenta poi che "le suddette dichiarazioni devono essere trasmesse sia in formato word che in formato PDF al fine di consentire all'Amministrazione di adempiere agli obblighi di pubblicazione imposti dalla disciplina vigente".

Il vademecum pubblicato dal ministero dell'Economia ad aprile 2017 e che rappresenta le linee guida per tutti i dicasteri, sembra infatti parlare chiaro in merito ai revisori dei conti. Al punto 1.3.1, relativo ai "requisiti soggettivi dei revisori dei conti" recita:

"fra i requisiti richiesti, in via generale, a tutti coloro che sono chiamati a ricoprire l'incarico di revisore, figura il requisito di indipendenza, previsto all'articolo 21 del decreto legislativo n.123 del 2011, e finalizzato a garantire che l'incarico di revisore sia svolto con obiettività e integrità, in assenza di situazioni di potenziale conflitto tra revisore e ente soggetto a controllo che potrebbero verificarsi laddove il revisore fosse portatore di interessi diretti o indiretti nello svolgimento dell'incarico".

https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/CIRCOLARI/2017/20/Circolare_Vademecum_per_la_revisione_amministrativo-contabile_degli_enti_e_organismi_pubblici_x_Ed._2017.pdf

"La verifica della sussistenza di una concreta minaccia per l'indipendenza del revisore va effettuata caso per caso procedendo a una valutazione dei rischi che possano comprometterne l'integrità e l'obiettività quali, ad esempio, l'esistenza di interesse economico, finanziario o di altro genere in rapporto diretto con l'attività svolta dall'ente pubblico oppure l'eccesso di familiarità, fiducia o confidenzialità, tra il revisore e i soggetti che operano nell'ente che potrebbe rendere il revisore stesso eccessivamente influenzabile nell'esercizio dell'attività di vigilanza".

E se "il rischio di compromissione dell'indipendenza risulti significativo e non sia possibile procedere ad intraprendere azioni correttive in grado di ridurre tale rischio ad un livello compatibile con lo svolgimento dell'attività di vigilanza, il revisore è chiamato a rifiutare l'incarico o a rinunciarvi".

Poi il Mef, cita l'articolo 2399 del codice civile:

"il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado dei componenti dell'organo esecutivo dell'ente e coloro che sono legati all'ente o alle società dallo stesso controllate a un rapporto di lavoro continuativo, sia subordinato che autonomo, ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano l'indipendenza ai sensi dell'articolo 2399 del codice civile".

E infine il Mef di Daniele Franco dice:

"La preesistenza di cause di incompatibilità alla nomina ha come conseguenza l'ineleggibilità al ruolo di revisore. Qualora invece tali incompatibilità sopraggiungano in un momento successivo alla stessa nomina, la fattispecie che si configura è quella della decadenza".

Servadei infatti, secondo quanto previsto da legge, dovrebbe aver firmato al momento dell'incarico l'autocertificazione dalla quale era possibile evincere l'inesistenza di eventuali conflitti di interesse ed altri elementi eventualmente ostativi all'assunzione dell'incarico di carattere pubblico. Come "l'insussistenza di cause di incompatibilità ai sensi del D.lgs. n. 39/2013; insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi, ai sensi dell'art.53 del D.lgs.. n. 165/2011; modello di dichiarazione elenco incarichi". Certificazioni che ora sembra siano state superate dagli incarichi assunti dal revisore dei conti in Cia. Incarichi assunti all'insaputa di Enpaia - e da quanto si apprende del ministero del Lavoro - ma non del direttore della Confederazione italiana agricoltori Claudia Merlino che siede agli stessi tavoli di Servadei in Cia e in Enpaia.

E ora il ministero dà 15 giorni di tempo per fare chiarezza e per venire a conoscenza dei fatti, non solo attraverso la stampa e gli atti parlamentari.

Per saperne di più:

Caso Cia-Servadei. Ministero del Lavoro fa melina, il Mef fa chiarezza. Ecco cosa dice il vademecum della Ragioneria dello Stato

Controllati e controllori: i numerosi incarichi in Cia di Servadei, presidente revisori Enpaia. Chiamato in Confederazione all’insaputa di Enpaia

Agricoltura: Lega, chiarezza su ruoli Cia e Enpaia di Servadei, presentata interrogazione a Orlando e Patuanelli

Cia, De Bonis: “interrogazione parlamentare a Orlando e Patuanelli per incompatibilità ruoli revisore conti Enpaia a insaputa ente previdenza”

 

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