Dl agricoltura, Bergesio: provvedimento ricco su pratiche sleali, peste suina, assicurazioni. VIDEOINTERVISTA

“Questo è un provvedimento molto importante, sono stati inseriti circa 600 milioni di euro nei tre anni, se togliamo i 150 milioni il resto rimane a disposizione dell’agricoltura, per le vere emergenze, dalla moratoria sui mutui per le imprese agricole: abbiamo purtroppo oltre 100.000 imprese che stanno soffrendo nel settore agricolo nel nostro Paese, sono coltivatori diretti, sono agricoltori, sono persone impegnate nella prima parte della filiera”.

Così ad AGRICOLAE il senatore Giorgio Bergesio, a margine della votazione in Senato sul Dl agricoltura.

“Inoltre è presente una moratoria di un anno per quanto riguarda le quote in conto capitale è determinante, ma soprattutto anche l’inserimento di risorse per quanto riguarda le garanzie di ISMEA, sia per la liquidità ma anche per gli investimenti per le aziende. E poi temi fondamentali importanti come la lotta alle pratiche sleali: abbiamo un settore, quello agricolo, che nella prima parte della filiera sta soffrendo pesantemente la mancanza di redditività e per la copertura dei costi delle produzioni.
L’andare a identificare il costo medio di produzione, che sarà una realtà nei prossimi mesi e dall’altra parte identificare anche un costo di produzione molto specifico, garantirà al produttore che sotto quel costo, nella filiera non può essere venduto e questo è determinante e credo che sia molto importante anche per il mondo della trasformazione, per arrivare fino alla grande distribuzione.

C’è poi il tema della peste suina africana. Abbiamo dato più potere ai tre subcommissari, ma soprattutto l’aver inserito 177 forze dell’ordine per poter contribuire in modo determinante a fare un lavoro di prevenzione per quanto riguarda la fauna selvatica, ungulati in primis, dall’altra parte di contribuire all’abbattimento ,perché se noi vogliamo eradicare la malattia nei prossimi anni dobbiamo riuscire ad eliminare gli animali infetti.

Abbiamo inserito la questione della brucellosi in Campania, con la nomina del commissario, poi il granchio blu con la nomina del commissario, ulteriori risorse per un danno enorme per il settore della pesca nel nostro Paese e poi la siccità, le misure per la cabina di regia ma soprattutto il potenziamento di Agricat per quanto riguarda il sistema assicurativo nazionale.

Non possiamo più permetterci, con gli eventi estremi che siano siccità o alluvioni,  di non riuscire ad assicurare i nostri agricoltori perché le compagnie assicurative sono in perdita con le polizze che vengono realizzate nel settore agricolo. Un connubio forte pubblico privato, per arrivare a definire un percorso nel quale ci sia una garanzia che se io oggi semino nel mio campo e non raccolgo per un evento atmosferico estremo, devo essere remunerato, perché altrimenti finisce la figura dell’agricoltore.

Noi l’abbiamo identificato come agricoltore custode dell’ambiente del territorio, ma facendo in questo modo noi rischiamo di relegarlo all’ultimo di quelli che lavorano e non avranno nessun reddito perché nessuno lo tutela. Non vogliamo tutelare quelli che si siedono sul divano e non fanno nulla, ma vogliamo tutelare quelli che lavorano. Questo provvedimento ha dentro di sé anche altre opzioni molto importanti.

Abbiamo inserito un fondo per la prima volta, siamo riusciti a essere un fondo da 4 milioni di euro a tutela delle razze autoctone italiane, non dimentichiamoci che, della carne che viene consumata nel nostro Paese solo l’8 per 100 è prodotta dalle razze autoctone, poi ci sono gli animali importati allevati in Italia. Allora 4 milioni di euro diventano fondamentale per la piemontese, chianina, valdostana, maremmana, tutte le razze autoctone italiane, per il sostegno alle vacche nutrici, perché noi abbiamo scoperto che negli ultimi anni c’è una perdita del 10% all’anno di vacche nutrici perché non c’è redditività.

L’ultimo tema era quello di portare la tracciabilità in tavola, anche soprattutto per la carne bovina. Non ci siamo riusciti, perché l’abbiamo trasformato in un emendamento in quanto c’era un problema di omogeneità su questa materia, ma lo porteremo avanti in futuro e credo che comunque le misure che abbiamo fatto e sono molte e daranno delle soddisfazioni al settore”.