Dl Agricoltura, Biancofiore: raccoglie grido dolore aziende. Lotta il caporalato

“Questo decreto-legge prosegue nell’azione già tracciata in precedenti provvedimenti, ad esempio, la costituzionalizzazione dell’agricoltore-custode o il permesso di incentivare l’imprenditoria giovanile agricola, e raccoglie il grido di dolore delle imprese e delle associazioni del settore, pianificando interventi, investimenti, tutele. Ringrazio il ministro Lollobrigida per l’impegno, l’attenzione e la sensibilità poste per valorizzare il comparto agricolo e agroalimentare e perché diventi sempre più strategico per la Nazione dopo anni in cui è non è stato considerato prioritario”. Lo ha detto in aula in dichiarazione di voto sul dl Agricoltura la senatrice Michaela Biancofiore presidente del gruppo Civici d’Italia, Noi moderati, Maie. “Sono tante le misure importanti previste – ha aggiunto – per brevità ne elenco solo alcune. Lo stop al fotovoltaico selvaggio sui terreni , si a quello sulle coperture delle aziende. Il potenziamento del Fondo sulla biosicurezza con un rifinanziamento di 20 milioni, il contrasto al fenomeno dilagante della peste suina. Ma il tema che mi sta più a cuore è la lotta al caporalato – ha osservato – una piaga odiosa e disumana che spesso si consuma in silenzio, quel silenzio che dura da troppi anni. Vogliamo che l’orrore per la morte di Satnam Singh diventi una ragione per dichiarare guerra allo sfruttamento in agricoltura non una mera indignazione. Con gli emendamenti dei relatori e che noi abbiamo sottoscritto si pongono le basi per una lotta seria al caporalato che coinvolgerà tutta la filiera istituzionale, dall’Inps fino all’Agea. Ci sono anche misure per contrastare la grave siccità che colpisce specie il Sud. Serve un piano straordinario per efficientare il sistema idrico nazionale. Insomma un provvedimento corposo e davvero positivo – ha concluso – che guarda al futuro e per questo il mio gruppo lo voterà con assoluta convinzione”.