Agricoltura03/07/2024 23:06

Dl Agricoltura, Lollobrigida: lavorato per maggiori fondi e interventi al settore. Abbiamo messo dei punti fermi

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“Questo governo ha una strategia e una visione di fondo che incide su ogni atto, andando a rafforzare il sistema Italia sotto ogni punto di vista. Abbiamo una qualità che ci viene invidiata in tutto il mondo e noi dobbiamo offrirla per quanto sappiamo fare a tutti e in ogni ambito. Gli altri paesi chiedono prodotti italiani e come imparare a farli.

Questo decreto non è risolutivo per tutto ma è un segnale positivo, che affronta in maniera pragmatica alcune questioni mettendo dei punti fermi.”

Così il ministro Masaf Francesco Lollobrigida nel corso del suo intervento al Senato sul Dl Agricoltura.

“Questo è il governo che in 20 mesi ha messo più risorse sull’agricoltura. Abbiamo rimesso al centro l’agricoltura con stanziamenti mai visti negli ultimi trent’anni. Abbiamo capovolto la visione dell’agricoltura, si era persa ormai la sua centralità e questo anche in Europa. L’agricoltura è il pilastro fondamentale su cui si costruisce il modello d’Europa, l’agricoltore per i padri fondatori d’Europa era centrale per la tenuta del nostro sistema.

L’Europa però l’ha considerato via via un aspetto secondario, ora l’abbiamo riportato al centro. Per questo in Italia abbiamo aumentato gli stanziamenti, rivisto il Pnrr, abbiamo puntato sull’agrisolare senza levare terra. Abbiamo protetto il sistema agroalimentare perché è identità e cultura per questo abbiamo contrastato il cibo coltivato in laboratorio. Ed in Europa tante altre nazioni hanno sottoscritto questo documento perché un pericolo per la salute, l’ambiente, il lavoro, la cultura. In Europa ci hanno seguito e lo stesso anche in Florida negli USA.

C’è poi stato il tentativo di trasformare la Pac in uno strumento educativo e pedagogico per l’agricoltore piuttosto che incentivare la produzione per garantire il reddito all’agricoltore, che è anche custode del territorio.

Nei governi passati l’agricoltura non è stata al centro e le crisi del settore agricolo sono state molteplici. Per questo al primo punto del decreto c’è il credito alle imprese che hanno avuto un danno sulla riduzione del volume d’affari del 20%. Il parlamento ha migliorato ulteriormente anche con le imprese che hanno avuto un 30% di diminuzione delle produzioni.

Portiamo a 20 mld l’intervento in favore dell’agroindustria e del settore agricolo.

Abbiamo lavorato per agevolazioni contributive nelle aree alluvionate.

Siamo intervenuti sulle fitopatie e filiere delicatissime come kiwi, pere e vite. Siamo intervenuti sulla peronospora.

Siamo intervenuti per migliorare Agricat, all’interno di un quadro assicurativo che ci era stato lasciato con un buco di 220 mln.

Abbiamo lavorato sulla trasparenza dei prezzi di mercato. Non interveniamo sulla libertà di impresa ma non ci può essere posizione dominante che mette in ginocchio gli agricoltori. Puniremo chi viola le regole della concorrenza sleale. Assumeremo più carabinieri e controllori per le ispezioni.

Abbiamo rafforzato Ismea facendola tornare centrale.

Abbiamo lavorato sul fotovoltaico, triplicando la previsione di energia solare del governo precedente, preservando i terreni agricoli.

Peste suina è una crisi grave e ci stiamo lavorando. Abbiamo anche schierato l’esercito per contrastare e abbattere gli ungulati. Allo stesso modo siamo intervenuti sulla brucellosi e sul granchio blu, mettendo risorse idonee e un commissario per il granchio blu.

Abbiamo lavorato sulla difesa di alcune razze autoctone.

Abbiamo reso operativo Granaio Italia e siamo intervenuti sul bostrico.

Abbiamo lavorato sulle Tea perché sono una risposta alle criticità per piante più resistenti e produttive.

Di solito le poltrone vengono moltiplicate ma noi le abbiamo diminuite. Abbiamo cancellato alcune società che nel tempo avevano visto solo aumentare i costi di gestione, tra queste c’è Sin.”

Dl Agricoltura, Lollobrigida: rimettiamo agroalimentare al centro della nazione

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