Roma - "Sicuramente la decretazione d'urgenza ha raggiunto dei limiti insostenibili, il Parlamento è privato delle sue armi. Presentare emendamenti, e ne abbiamo portati diversi, vederli puntualmente bocciati e comunque assistere all'assenza di una interlocuzione utile a portare i provvedimenti in una forma condivisa al Parlamento, è una situazione che non può andare oltre e sinceramente ci rendiamo conto che siano provvedimenti spot".
Così ad AGRICOLAE Gisella Naturale, Senatrice M5S e membro della IX commissione, sul dl agricoltura in discussione e voto al Senato.
"Come ho detto nel mio intervento sono stati stanziati diversi fondi, ma senza piani utili a portare delle soluzioni concrete a tutto il settore agricolo. Tra gli aspetti negativi è presente la caccia al cinghiale, su cui sono stati inseriti dei provvedimenti che forse andranno anche in infrazione europea, quali visori notturni. Sarebbe stato possibile fare un piano diverso, non così cruento, con anche l'utilizzo dell'esercito, che quindi può portare a quella che è una contaminazione dei territori, che ha visto invece mettere dei limiti anche alle passeggiate nei boschi proprio per evitare la contaminazione del batterio della peste suina. Adesso quindi si butta via tutto quello che è stato fatto e si dà libero transito delle forze armate, mi sembra molto contraddittorio e pericoloso".