Parola ai Presidenti31/12/2023 19:19

Editoriale 2023, Massimiliano Giansanti: il 2024 l’anno della crescita economica e revisione di una Pac inadeguata

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L’andamento dell’agricoltura nei dodici mesi trascorsi è stato segnato da ripetuti eventi climatici estremi. Dalle inondazioni alla siccità, fino alla peronospora. Senza dimenticare le pesanti conseguenze economiche della peste suina e dell’influenza aviaria. Sul fronte economico, il calo dei prezzi all’origine è stato molto più marcato rispetto a quello dei costi di produzione. Per alcuni prodotti – cereali, latte, ortofrutta -  i bilanci delle imprese sono sotto pressione e sono necessarie misure straordinarie.

Le esportazioni di settore continuano a crescere in valore, ma si registrano crescenti difficolta sul mercato europeo, a causa soprattutto della recessione tedesca, e per le vendite negli Usa.

Il primo obiettivo per il 2024 è quello di favorire la crescita economica che, secondo le stime più aggiornate, dovrebbe attestarsi al di sotto di un punto percentuale. Risulterà fondamentale la puntuale messa in opera dei programmi previsti dalla revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Con i fondi aggiuntivi messi a disposizione per i contratti di filiera e per le energie rinnovabili, il nostro settore è in grado di assicurare un importante contributo alla crescita dell’economia e alla transizione ecologica.

In ambito europeo, il nuovo anno sarà caratterizzato dalle elezioni al Parlamento europeo. Avremo l’occasione per avviare le discussioni sulla prossima riforma della PAC. Quella in vigore è inadeguata alle sfide che abbiamo di fronte in ambito internazionale. E’ inadeguata rispetto alla rilevanza strategica assunta dalla sicurezza alimentare. I tempi per l’adesione dell’Ucraina non saranno brevi, ma il nuovo allagamento inciderà sulle proposte che la Commissione dovrà presentare, alla fine del 2025, per il bilancio pluriennale della Ue dopo il 2027.  I fondi destinati all’agricoltura dovranno essere aumentati.

Prima della fine della legislatura europea, puntiamo sul raggiungimento di un buon accordo sulle nuove tecniche di evoluzione assistita, per dare il più rapidamente possibile agli agricoltori uno strumento valido per ridurre il ricorso alla chimica e la pressione sulle risorse naturali. Vanno, invece, rimesse alle nuove Istituzioni le decisioni sulle proposte di regolamento in materia di fitofarmaci e imballaggi.

Vanno anche prorogate le deroghe sulla destinazione non produttiva dei terreni e sulla rotazione annuale obbligatoria dei seminativi, perché lo scenario internazionale continua ad essere caratterizzato da forte instabilità. Di conseguenza, il potenziale produttivo va salvaguardato.

Massimiliano Giansanti

Presidente nazionale della Confagricoltura

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