Farmwise, Zucaro (Cer): obiettivo sperimentare innovazioni sui temi della qualità dell’acqua. VIDEOINTERVISTA

“Il progetto Farmwise è un progetto finanziato dalla Commissione Europea che include una ventina di partner, tra cui il capofila, l’Università di Lund, in Svezia, e partecipa anche il Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo, che è il braccio sperimentale operativo dell’Anbi, dell’Associazione nazionale dei Consorzi d’Italia. L’obiettivo prevalente di questo progetto è quello di sperimentare delle innovazioni, in particolare sui temi della qualità dell’acqua.”

Così Raffaella Zucaro (Dir.Gen.C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo) a margine del kick off del progetto comunitario Farmwise (Future Agricultural Resource Management and Water Innovations for a Sustainable Europe) organizzato a Roma da Anbi.

“Quindi viene da un lato sperimentato il tema dell’uso di biosensori per poter andare a verificare la qualità dell’acqua (in generale si fanno delle analisi che hanno anche un costo abbastanza elevato per valutare la qualità dell’acqua). Attraverso questi biosensori, si sfrutta quindi la capacità di questi organismi di colorarsi in maniera diversa a seconda della presenza di contaminanti. Si possono quindi avere delle analisi che sono sicuramente molto attendibili, ma anche a un costo più basso.

Per quanto riguarda l’ulteriore innovazione che viene sperimentata in questo progetto vi è anche l’utilizzo del Biochar, sempre sul tema della qualità dell’acqua e della riduzione dei contaminanti e dei nutrienti nel suolo, il Biochar viene fuori dalla pirolisi dei sottoprodotti, diciamo della potatura dei sottoprodotti agricoli e inserito in alcuni filtri nel suolo è in grado quindi di abbattere il fosforo e l’azoto che magari viene fuori dalle concimazioni agricole.

Qual è l’impatto positivo per l’agricoltura? Sicuramente per quanto riguarda il tema della qualità dell’acqua questo è un metodo più economico da poter utilizzare, anche se in molti casi ovviamente è importante avere anche la certificazione. Però in ogni caso molti marchi di sostenibilità richiedono una qualità dell’acqua elevata così come molte produzioni di qualità. E anche l’uso del Biochar in un’ottica di economia circolare utilizza sottoprodotti e quindi comunque abbatte l’inquinamento del suolo.”