Import – Export italiano, Serpillo (UCI): I dati statistici evidenziano importanti criticità accanto a segnali incoraggianti

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo, analizzando i recenti dati pubblicati dall’ISTAT sull’andamento dell’export, dell’import e dell’inflazione in Italia, in una nota, riflette sull’ impatto economico di questi numeri: “Le recenti statistiche mostrano una riduzione dell’export del 3,8% a maggio. Questo è un dato preoccupante per il nostro settore agricolo, poiché indica una diminuzione delle vendite all’estero, con particolare riferimento ai mercati chiave come la Germania. Questa situazione non solo influisce sui produttori, ma può anche avere ripercussioni sui prezzi e sulla disponibilità dei prodotti nei nostri negozi. La leggera riduzione dell’import – prosegue il Presidente Serpillo – riflette la complessità del contesto economico globale. Anche se il saldo commerciale positivo di 24,1 miliardi di euro nei primi cinque mesi del 2024 è un segnale incoraggiante rispetto ai 6,3 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso, dobbiamo rimanere vigili. La stabilità dei prezzi all’import e l’incertezza legata ai prezzi dei prodotti energetici continuano a rappresentare una sfida.”

Sull’inflazione, Serpillo ha sottolineato: “A giugno, l’inflazione è rimasta stabile allo 0,8%, grazie alla diminuzione delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati. Questo offre un leggero sollievo alle famiglie italiane. Tuttavia, dobbiamo prestare attenzione all’aumento dei prezzi energetici, che potrebbe influenzare il costo della vita e, inevitabilmente, il prezzo dei prodotti agricoli. Pur accogliendo con favore la stabilizzazione dell’inflazione, è essenziale che le politiche economiche supportino ulteriormente il settore agricolo,” ha concluso Serpillo. “L’UCI continuerà a monitorare attentamente l’andamento economico del mercato per promuovere misure che garantiscano stabilità e sostenibilità per il nostro settore.”