Agricoltura22/07/2024 10:47

La ricerca Anbi ottimizza l’irrigazione confermando la funzione indispensabile anche per l’ambiente

image_pdfimage_print

I risultati della ricerca ANBI confermano la determinante funzione ecosistemica di due elementi caratteristici del paesaggio rurale italiano: infatti, grazie al carbonio organico stoccato nel suolo a livello delle radici, i prati stabili sono in grado di sottrarre anidride carbonica dall’atmosfera, mentre le risaie, attraverso le ripetute sommersioni, annullano i problemi di salinizzazione ed acidificazione delle falde, particolarmente critici in caso scarsità di piogge.

“Sono risultanze di straordinario significato, perchè avvalorano la richiesta di rinvio nell’applicazione delle normative sul Deflusso Ecologico, inserita nel cosiddetto Decreto Legge Agricoltura, dimostrando la fondamentale funzione della risorsa idrica sul territorio italiano, ma anche la possibilità di suo efficientamento – evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) - Ora, però, servono i necessari finanziamenti; grazie agli interventi di miglioramento infrastrutturale in corso d’opera, i Consorzi di bonifica ed irrigazione ridurranno già di 1 miliardo di metri cubi il fabbisogno idrico delle campagne entro Giugno 2025. Ma non basta; bisogna fare di più per rispondere alle aspettative dell’Unione Europea, salvaguardando al contempo le esigenze di territori ammirati nel mondo e costruiti nei secoli dal lavoro dell’uomo.”

La convalida scientifica di quanto sostenuto da ANBIarriva da una sperimentazione sviluppata in Emilia-Romagna sull’uso delle risorse idriche per le due coltivazioni, introducendo tecnologie avanzate d’irrigazione, quali le paratoie automatizzate e la sensoristica “smart”: in una stagione irrigua si è ottenuto un risparmio di 3.146 metri cubi d’acqua ad ettaro per il prato stabile e di mc. 1.189 per il riso.

“E’ la rivincita delle colture definite idroesigenti a conferma che in natura l’acqua si utilizza, ma non si consuma– aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – L’esempio più evidente sono proprio le risaie che, come autentiche dighe di pianura, svolgono una funzione fondamentale anche nel ricaricare le falde, dove si preleva l’acqua per uso potabile.”

Il progetto si chiama SUPERIRRI e vede capofila, il Consorzio C.E.R. - Canale Emiliano Romagnolo in  collaborazione con C.R.P.A.-Centro Ricerche Produzioni Animali, ANBI ed il centro ricerche  Acqua Campus; finanziata dal Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2014-2020, la sperimentazione in campo ha comportato anche un evidente miglioramento nelle modalità operative dell’agricoltore.

Paolo Mantovi, Direttore del C.R.P.A., aggiunge: “Il mantenimento dei prati stabili e della risicoltura deve rappresentare un impegno, che accomuna istituzioni e mondo agricolo. La conservazione dei prati stabili, un habitat determinante nella filiera dell’agroalimentare italiano di qualità, non può che passare attraverso l’innovazione, di cui le paratoie intelligenti per l’irrigazione a scorrimento, sono un esempio concreto.”

“I primi risultati del progetto SUPERIRRI – sottolinea Nicola Dalmonte, Presidente del Consorzio C.E.R.  – confermano che la strada intrapresa è quella corretta: l’introduzione di paratoie automatizzate per i sistemi irrigui di superficie consente un risparmio idrico significativo.”

Proprio il Consorzio Canale Emiliano Romagnolo sarà protagonista, mercoledì 24 Luglio prossimo, del “kick off” del progetto comunitario Farmwise, in calendario a Roma ed in cui saranno presentate alcune innovazioni di interesse europeo a garanzia della qualità idrica; l’appuntamento è alle ore 11.00, in sede ANBI.

“In collaborazione con istituti universitari anche internazionali - conclude Raffaella Zucaro, Direttrice Generale del Consorzio C.E.R. – siamo quantomai orgogliosi di essere leader  in progetti mirati al territorio ed esempio della costante attenzione che, ad ogni livello, i Consorzi di bonifica ed irrigazione dedicano  alla vita delle comunità, tutelandone l’economia locale e le relative filiere d’eccellenza.”

 

image_pdfimage_print