Agricolae TV04/07/2024 15:37

Lavoro, Calderone: c’è da fare, su 310 aziende verificate trovate il 66% di irregolarità. VIDEOINTERVISTA

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Roma - "L'inasprimento delle pene serve per dare un segnale importante rispetto a dei fenomeni che sono in crescita. Noi abbiamo aumentato le sanzioni per quelle che sono tutte le fattispecie di irregolarità nella gestione del rapporto di lavoro. Mi riferisco ovviamente a situazioni in cui riscontriamo lavoro nero e abbiamo anche ripenalizzato il reato di appalto illecito di manodopera. Perché? Perché siamo consapevoli che laddove c'è una gestione impropria di quelli che sono gli strumenti anche i contratti di lavoro, c'è anche una maggiore incidenza del rischio che poi ci sia una errata applicazione o una sottovalutazione o una trascuratezza totale sul tema della salute della sicurezza".

Così Marina Elvira Calderone, Ministra del lavoro, a margine della cerimonia di commemorazione alla Camera delle vittime sul lavoro.

"Per quanto riguarda la valutazione delle singole fattispecie che sono state contestate dobbiamo aspettare ancora qualche giorno perché si stanno definendo. Però vi posso dire che in generale rispetto a 310 aziende che sono state verificate, c'è una percentuale di irregolarità che poi è legata a vari fattori che può essere il lavoro nero, la errata applicazione dei contratti collettivi, le retribuzioni non adeguate oppure anche degli inadempimenti sulla base di sanzioni che poi sono inadempimenti amministrativi, sanzioni formali, abbiamo però un'incidenza di irregolarità del 66% . Questo vuol dire che molto c'è da fare.

Sono state sospese delle attività (su 310 sono circa 50 le attività sospese, di queste 25 per violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro). Ovviamente rimando alla lettura puntuale dei numeri dei dati che verranno forniti dall'Ispettorato nazionale del lavoro e dal Nucleo Carabinieri tutela del lavoro nei loro comunicati che puntualmente daranno l'indicazione dei numeri esatti ma che insieme rappresentano appunto una grande operazione sinergica che viene fatta.

Ancora di più noi lavoreremo proprio sulla sinergia tra corpi ispettivi, coinvolgendo anche in questo la Guardia di Finanza, coinvolgendo certamente l'INPS e l'INAIL, per i quali nel decreto agricoltura avevamo già previsto lo sblocco delle assunzioni, il fatto che INPS e INAIL non fossero più, per quanto riguarda il personale ispettivo dei ruoli a esaurimento. Adesso abbiamo previsto l'anticipazione delle politiche di reclutamento con la possibilità per i nostri enti di assumere 514 ispettor, 111 dell'Inail, il resto sono ispettori dell'Inps.

Per noi questo è importante perché al di là del fatto che manteniamo un'unica regia e un unico coordinamento delle attività ispettive in capo all'Ispettorato nazionale del lavoro, poi però è importante non disperdere le competenze specifiche del personale ispettivo di INPS e INAIL, che sono fondamentali proprio per quella sinergia e quella analisi approfondita dei vari fenomeni distorsivi del mercato del lavoro".

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