Liberi Agricoltori: Mimmo Viscanti alla filiera del grano pasta

“La grave crisi della cerealicultura va avanti da anni, vuoi per le massicce importazioni fuori controllo, vuoi per il persistere delle calamità che negli ultimi anni hanno colpito e stanno colpendo l’agricoltura italiana”.

Esordisce così Mimmo Viscanti del Comitato di Presidenza di LiberiAgricoltori e Responsabile della Filiera Grano Duro.


Dopo siccità, alluvioni e grandine, le aziende agricole vengono colpite dal taglio degli aiuti comunitari e dalla burocrazia Europea e nazionale. Si aggiunge il caro gasolio, l’aumento incontrollato dei mezzi di produzione, dalle materie prime alla ricambistica per la meccanizzazione.


Oggi, con il raccolto 2024 le aziende agricole del sud, per la grave ed endemica siccità, – spiega Mimmo Viscanti – sono allo stremo. Questo ha portato in alcune regioni come Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Campania a bassissime rese e nonostante l’ottima qualità il raccolto viene deprezzato dalle speculazioni sui prezzi dei cereali con i listini più bassi dell’ultimo decennio; ma anche le aziende del Nord hanno avuto i raccolti distrutti da grandine e alluvioni. A questo punto gli agricoltori e i cerealicultori sono avviliti e stremati. Ormai la maggioranza delle aziende sta diventando preda delle banche, dei commercianti che forniscono le materie prime per lavorare e delle multinazionali dell’energia.

Ora il Governo è chiamato a prendere provvedimenti immediati a favore delle aziende agricole italiane e in particolare a favore di quelle del settore cerealicolo. LiberiAgricoltori ha presentato al tavolo di Filiera del Grano e al Sottosegretario Patrizio La Pietra,tre richieste da attivare nei tempi più brevi. Per prima cosa serveindividuare le zone colpite dalle calamità e dare un ristoro sostanziale e diretto a tutte le aziende agricole che ricadono in quei territori. In particolare, per le aziende cerealicole va attivata una procedura che consenta prima di novembre di capitalizzare i ristori al fine di consentire alle aziende almeno di poter acquistare le materie prime per effettuare le semine.


“Come secondo atto il Governo deve farsi carico presso la Commissione Europea di predisporre una misura urgente che consenta di riattivare il set aside. Misura già prevista in passato in Europa e che in anni siccitosi, lasciando i terreni a riposo, ha permesso di salvare migliaia di aziende da situazioni critiche e che, appena passata la crisi, permetterà agli agricoltori di ripartire con lavorazioni.

“Infine LiberiAgricoltori – ha concluso Viscanti – impegna il Governo affinché chieda alla Commissione che siano imposti dazi all’importazione di grano duro pari alla stesso importo attualmente presenti sul grano tenero.