Agricolae TV06/12/2023 17:45

Organizzazioni agricole, Giansanti: fare fronte comune in UE. Idee e mondi diversi ma uniti nel rafforzare agricoltura italiana. VIDEOINTERVISTA

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"Abbiamo preso un caffè, un momento di convivialità, come è giusto che sia tra Presidenti anche per un confronto su quelli che sono i temi del momento alla luce di una Legge di bilancio che non sarà semplice così da condividere tra di noi quali possono essere le proposte più urgenti da porre all'attenzione del Governo, per arrivare ovviamente ai risultati maggiori per i nostri agricoltori".

Così ad AGRICOLAE Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, a margine dell'evento legato ai 100 anni della Legge Serpieri organizzato a Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, riferendosi all'incontro privato avuto con Ettore Prandini, presidente Coldiretti, e Cristiano Fini, presidente di Cia, entrambi presenti all'evento.

"Mi auguro e spero che in Europa, soprattutto le associazioni agricole, sappiano fare fronte comune. Possiamo avere idee diverse, possiamo rappresentare mondi diversi, ma l'idea unica che deve contraddistinguere tutti noi in Europa è quello di un rafforzamento dell'agricoltura italiana, soprattutto a Bruxelles, oggi, le partite si vincono se siamo insieme. E questo anche nel ruolo che io ho come primo vicepresidente del Copa, così da unire insieme la delegazione italiana nei grandi dibattiti europei, all'interno del Copa, che è l'associazione che ovviamente rappresenta tutti gli agricoltori europei e anche italiani".

Così prosegue Massimiliano Giansanti rispondendo alla domanda su un possibile fronte comune in Europa da parte delle organizzazioni agricole italiane.

"Certamente è bello che ci siano delle diversità di opinioni e delle divergenze, a volte, e su questo credo che sia un po' il sale della discussione. Discussione che arricchisce ancor di più e riesce, quando facciamo sistema, anche ad ottenere dei risultati maggiori, perché molto spesso dall'alleanza e dall'amicizia che può esserci tra le associazioni nasce lo stimolo al dibattito e al confronto con gli altri Presidenti: uno, più uno, più uno più uno a volte fa quattro, ma molto spesso, se avessimo la capacità di fare anche squadra tra di noi anche in Italia, la somma potrebbe fare anche molto di più di quattro.

Io mi auguro e spero che, se cent'anni fa c'era un'associazione solamente a livello agricolo. tra cent'anni non so se ci sarà un'associazione o meno, ma che ci sia comunque un modello di vicinanza e di visione comune sui grandi temi dell'agricoltura", conclude il presidente

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