Organizzazioni agricole, Prandini: difendere sistema italiano che mondo invidia, con diversa sensibilità ma con attenzione comune. VIDEOINTERVISTA

“Ho parlato di alcune tematiche che rischiano di impattare in modo significativo sulla nostra agricoltura, che riguardano il tema del regolamento sulle emissioni, dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari e tutto quello che dovrà essere discusso nei prossimi mesi a livello europeo, dove purtroppo in tanti casi prevale l’interesse dei paesi del nord Europa rispetto ad un asse che i Paesi del sud Europa raramente fanno”.

Così ad AGRICOLAE Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, a margine dell’evento legato ai 100 anni della Legge Serpieri, riferendosi all’incontro privato avuto con Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, e Cristiano Fini, presidente di Cia.

“Abbiamo il senso di dovere di difendere quel sistema produttivo che il mondo ci invidia, che è quello italiano, con diversa sensibilità, ma con un’attenzione rispetto al lavoro continuo e costante che i nostri produttori svolgono ed esercitano anche a tutela della salute dei cittadini”.

“A dire il vero non è la prima volta e ci sono già state più occasioni organizzate dal Ministero – prosegue Prandini riferendosi all’incontro con i presidenti delle altre organizzazioni agricole nel corso dell’evento organizzato a Palazzo della Valle -. Lo dico per le figure storiche che hanno rappresentato gli interessi della filiera agricola agroalimentare del nostro Paese e penso che, un contributo significativo da parte tutti possa essere portato. Ci sono delle sfide importanti che devono riguardare ognuno con le proprie sensibilità, ma in un confronto continuo e costante con le nostre istituzioni in Italia e in Europa, per difendere gli interessi dei nostri agricoltori”.