Pac, riduzione farmaci zootecnia. Masaf al lavoro su soglia unica nazionale per premiare gli allevatori virtuosi

Il Masaf di Francesco Lollobrigida è al lavoro per la modifica dell’intervento per la riduzione del farmaco veterinario, previsto all’interno del regime dei pagamenti diretti della PAC 2023-2027 (eco-schema 1, livello 1), la cui dotazione sfiora i 300 milioni di euro per anno ed è disponibile agli allevatori impegnati nei comparti bovino da latte, bovino da carne, bufalino, suini, ovino e caprino.

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L’OPERAZIONE

Nel 2023 l’operazione è stata attuata attraverso il ricorso alla mediana regionale, individuata in riferimento alle diverse tipologie produttive considerate. Gli allevatori che registrano un consumo di farmaco veterinario al di sotto del valore di riferimento mediano regionale, oppure che si collocano al di sopra, ma lo riducono di almeno il 10%, hanno diritto ad incassare il contributo previsto.

In base ai dati a consuntivo ad oggi disponibili, nel 2023 sono state ammesse al pagamento 6.327.443 UBA (Unità di Bovino Adulto), con una prevalenza nelle regioni del Nord Italia (oltre 73 milioni di euro in Lombardia, 31 in Piemonte, 29 in Veneto, 27 in Sardegna).

I RISULTATI

I risultati scaturiti non sono stati però considerati del tutto soddisfacenti dal mondo degli operatori agricoli che hanno segnalato il verificarsi di ritardi nella comunicazione dei dati sull’utilizzo degli antibiotici in allevamento e la conseguente difficoltà a conoscere l’esatta situazione aziendale, al fine di poter calibrare le azioni da mettere in atto per accedere al finanziamento pubblico.

Una delle critiche principali e più frequenti è la difficoltà di ammissione al finanziamento per le aziende tenute a ridurre del 10% l’impiego del farmaco veterinario, impegnate in tipologie di allevamento dove il livello della mediana regionale è molto basso, come accade, ad esempio, nel caso degli ovini, dei caprini e dei bovini allevati con la linea vacca vitello.

Il Masaf ha preso atto degli elementi critici emersi, dopo il primo anno di applicazione dell’eco-schema ed ha così avviato le procedure per una mirata modifica, predisponendo una bozza di decreto interministeriale che dovrebbe essere approvata dopo la ripresa dei lavori successivi alle ferie estive.

LE NOVITA

La novità principale sulla quale si sta lavorando è l’abbandono del riferimento alla mediana regionale e il calcolo, per ciascuna delle tipologie zootecniche considerate, di un valore soglia unico nazionale, calcolato in maniera tale da rendere accessibile l’intervento agli allevatori che mettono in atto comportamenti virtuosi di contenimento dell’impiego di antibiotici.

Gli uffici competenti hanno già provveduto a calcolare le soglie ed hanno eseguito una simulazione, dalla quale è risultato che, con il nuovo criterio, sarà finanziato il 66% delle UBA presenti in Italia, anziché il 54% che c’è stato nel 2023.

Ermanno Comegna

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