Roma - “È un accordo storico, teso a valorizzare la filiera del pomodoro italiano. Un accordo importante, incentrato su diversi punti come la trasparenza sulla denominazione d’origine, sull’estensione a livello europeo della passata fatta da fresco, il rispetto della reciprocità -ossia il rispetto delle regole Ue anche per il prodotto che entra in Europa-, il discorso dell’Ig del pomodoro pelato che è fondamentale per valorizzare un prodotto che si fa solo qui in Italia.”
Così Marco Serafini, Presidente di ANICAV a margine della firma dell’accordo di collaborazione -tra Anicav, Coldiretti e Filiera Italia- per la valorizzazione e la tutela della filiera italiana del pomodoro da industria.
“L’Italia è il maggior esportatore al mondo di pomodoro trasformato destinato al consumatore. Valorizzare questa nostra eccellenza è perciò fondamentale. Già oggi rappresenta 5 mld euro di valore ed esportiamo circa il 60% della nostra produzione e dobbiamo incrementarla ancora di più. È un prodotto che garantisce una ottima redditività ai nostri agricoltori, abbiamo però bisogno di infrastrutture e penso all’acqua, la crisi idrica sta infatti mettendo a dura prova i nostri agricoltori. Parlo di nostri agricoltori nonostante io faccia parte degli industriali perché siamo davvero una filiera, un soggetto non può esistere senza l’altro.”