33 vs 945mila. Il posto d'onore, nella Giornata del Lavoro del Primo maggio, è stato dato alle 33 persone che hanno subito aggressioni o offese nel 2021 a sfondo omofobo, e non alle 945mila persone che hanno perso il proprio posto di lavoro nell'anno della pandemia.
I giornali, i media e i social infatti, dopo l'intervento di Fedez, non hanno parlato di Lavoro, ma - a due settimane dalla Giornata Internazionale contro l'omofobia - del ddl Zan.
Una 'censura' indiretta c'è stata la sera del concertone del Primo Maggio, ed è stata proprio sui lavoratori. Anche su quelli del colosso delle vendite online di cui lo stesso Fedez è testimonial. Per spostare invece tutta l'attenzione sul Ddl Zan.
E proprio Fedez fu oggetto di critiche a causa del testo della canzone che scrisse, un paio di anni fa, per deridere le preferenze sessuali del collega Tiziano Ferro. Un attacco omofobo (preferisce mangiare wurstel, scriveva e cantava) di cui successivamente si è scusato senza essere però perdonato. Dato che le scuse sono arrivate troppo tardi.
Quello che è certo è che da parte di Fedez c'è stata una "disattenzione" nei confronti delle 945mila persone che non solo hanno perso il proprio lavoro, ma che sono stati 'scippati' dello spazio mediatico proprio nella giornata a loro dedicata. E organizzata dai sindacati.
Lo scorso 17 maggio in occasione della Giornata Internazionale contro l'omofobia, Arcigay - dalle pagine del Fatto Quotidiano - parlò di un totale di 134 episodi di omo-transfobia. Di questi 32 sono vicende di aggressioni. Per gli altri si tratta di adescamenti, ricatti e hatespeech.
Secondo invece il sito www.omofobia.org sarebbero 33 i casi di omofobia registrati nel 2021, di cui 10 aggressioni.
www.omofobia.org/events/events - list
Sono ad oggi 945mila le persone che hanno perso il lavoro da 'ricordare' durante la Festa del Lavoro del Primo Maggio.
Solo pochi giorni fa i lavoratori agricoli stavano per scendere per strada per manifestare e chiedere maggiori tutele e sostegno. Uila, Flai e Fai avevano poi sospeso lo sciopero in corner dopo un incontro serale tra i segretari generali Onofrio Rota, Giovanni Mininni e Stefano Mantegazza con il ministro del Lavoro Andrea Orlando e il ministro Mipaaf Stefano Patuanelli con la promessa che il prossimo decreto conterrà una risposta concreta che andrà finalmente ad integrare il reddito della categoria.