Russia. Filiera Italia: Giusto adesione Italia a sanzioni, ma importante contenere costi per imprese italiane

Positivo lo sforzo delle istituzioni italiane ed in particolare del Ministero degli Affari esteri, di assicurare il rispetto dell’Italia alle sanzioni previste verso la Russia cercando tuttavia di trovare un punto di equilibrio sulle conseguenze che le nuove misure previste dall’ennesimo pacchetto sanzioni comportano per le aziende italiane” così Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, che ha partecipato oggi al tavolo Russia presso il MAECI in cui sono state affrontate varie problematiche connesse al regime sanzionatorio verso la Russia ed in particolare al pacchetto sanzioni numero 14 e alle ricadute per il sistema delle imprese italiane. Secondo i dati Filiera Italia lo sbocco russo per il food and beverage è passato dall’essere  all’11ª posizione nel 2013 alla 20ª nel 2023. Nello specifico, l’export della nostra industria alimentare in Russia ha raggiunto nel 2023 la quota di 522 milioni di euro, con un -12,5% sull’anno precedente.

 

“Giusto che le nuove misure previste dall’Europa  siano sostenibili ed equilibrate – prosegue Scordamaglia – e che risultino efficaci negli obiettivi, ma che al tempo stesso tutelino il settore privato italiano, soprattutto quelle filiere, che  come quella agroalimentare,  nulla hanno a che fare con le attività  belliche”. “L’Italia sta giustamente rispondendo con efficacia e coerenza all’aumento della pressione sanzionatoria decisa, ma ciò non deve tradursi in una penalizzazione del settore agroalimentare che già ha pagato un pesante scotto con un calo delle esportazioni di oltre il 40% complessivo verso quel paese e con un aumento esponenziale dei fenomeni di Italian Sounding all’interno della federazione russa” ha detto l’amministratore delegato che ha concluso “Bene quindi che attraverso questo tavolo si continuino a cercare  soluzioni concrete efficaci ed equilibrate”.