Inchieste17/03/2021 17:57

Scanavino presenta a Garavaglia l’e-commerce JpMorgan. Ma il supersito Cia da 350mila euro confonde il Prosciutto con l’insalata e il Parmigiano con il pesto. Jp Morgan: “gestione e responsabilità è della Cia, noi abbiamo solo finanziato. E’ roba loro”. Ma tutto tace

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Il presidente della Cia Dino Scanavino presenta il nuovo sito creato con i 350mila euro di Jp Morgan al ministro per il Turismo Massimo Garavaglia. Effettivamente il sito Cia-JpMorgan funziona. L'ultima delle quattro piattaforme e-commerce fatte dalla Confederazione italiana agricoltori in sei anni da quando Dino Scanavino è presidente consente effettivamente - a differenza delle altre - di acquistare il prodotto agricolo che si sceglie.

Il problema è trovare il prodotto da comprare.

La scelta infatti è poca e la ricerca del sito da 350mila euro non è delle migliori, anche se si gioca facile sui prodotti simbolo del made in Italy e del territorio a vocazione agricola ed agroalimentare.

Ma c'è di più, il costoso megasito è un po confuso e scambia il parmigiano con l'insalata e il pecorino con il pesto.

Se si cerca infatti del prosciutto in tutta Italia, il sito nuovo di zecca Cia-JpMorgan trova un solo risultato: 130 grammi di insalata capricciosa di Albenga. Che non è proprio del prosciutto.

Se si cerca invece del Parmigiano, sempre senza vincoli territoriali, il sito trova solo del Pesto alla ligure senz'aglio, sempre 130 grammi e della stessa azienda dell'insalata capricciosa. Oltre al pesto, sotto la ricerca del Re dei formaggi, risulta anche il Moscato passito al Governo di Saracena.

Per una strana alchimia della costosa piattaforma, il Passito (stessa bottiglia della stessa azienda) compare anche se si cerca del Pecorino. Assieme a una salsa Rucolino. Ma niente pecorino.

E, strano ma vero, per chissà quale intelligenza artificiale il Rucolino riappare come per magia anche se si cerca del Grana Padano. Niente formaggio ma due salse della stessa azienda, Rucolino e Oriental, assieme a della Polenta.

E incredibile, il Rucolino riappare con insistenza anche se si cerca della pasta.

Il direttore della Cia Claudia Merlino aveva annunciato nei giorni scorsi - per partire - una potenza di fuoco di circa 800 fornitori pronti a vendere sul supersito. Il presidente Dino Scanavino ha rilanciato pochi giorni dopo al rialzo dalle pagine del Corriere: circa mille operatori. Da quanto si apprende, i fornitori sarebbero circa un centinaio.

La risposta:

Malfunzionamenti supersito Cia da 350mila euro, Jp Morgan: “responsabilità e gestione sono della Cia. Noi abbiamo solo finanziato”. Ma la Cia tace

Era già stato scritto:

Dal terremoto al Covid, ogni occasione per la Cia è buona per fare un sito. 4 in 6 anni per oltre 1/2 milione euro. Ma i primi tre non esistono o non funzionano

Da Jp Morgan 350mila euro per quarta piattaforma web della Cia. Signorelli: Progetto pronto all’uso per chi vende e chi compra

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