Tea, Beduschi: regione Lombardia plaude alla proroga della sperimentazione

L’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, plaude all’approvazione dell’emendamento al DL Agricoltura presentato dal senatore Luca De Carlo che proroga, di un anno, la durata delle sperimentazioni delle TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita).

 

“Per l’agricoltura e soprattutto per la Lombardia è una decisione importante – ha detto Beduschi – anche in virtù dei criminosi avvenimenti che hanno segnato, per colpa di ecodeficienti, il campo di Mezzana Bigli, in Lomellina, nel Pavese, dove primi in Italia stavamo sperimentando il comportamento di piante di riso TEA”.

 

“La possibilità che ha dato il Governo, e della quale ringrazio il senatore De Carlo, il ministro Lollobrigida e tutti coloro che hanno voluto porre all’attenzione di tutto il mondo politico questo importante tema delle TEA – ha spiegato – è quella di ridare uno slancio importante a un’iniziativa che non deve trovare nessun freno od ostacolo in questi ecoattentati, che rappresentano un passo indietro rispetto al progresso, al benessere e alla vera sostenibilità che si fa attraverso la proliferazione e l’incentivazione di queste Tecniche che, come ricordiamo, garantiranno di ottenere quei risultati che i veri ambientalisti auspicano e che, invece, i cattivi e falsi ambientalisti combattono”.

 

“Le TEA – ha continuato l’assessore – consentono di fare adattare le piante, senza alcuna modificazione esterna di genoma, rendendole resistenti all’attacco di funghi e parassiti, come avviene con il brusone, la più grave patologia del riso a livello mondiale. Ecco, l’uomo può andare a intervenire con la sua conoscenza andando a determinare una maggiore resistenza alle malattie, quindi diminuendo l’uso di fitofarmaci e aumentando la resa e quindi l’efficacia dell’azione agricola e contenendo i costi”.

 

“Questa – ha concluso l’assessore Beduschi – è un’azione etica, che guarda al benessere dell’umanità. Regione Lombardia, la prima a volerla applicare in Italia e in Europa, plaude assolutamente alla possibilità decisa dalla politica italiana di allungare di un altro anno la sperimentazione. Ciò in attesa che le centinaia di piante salvate dal vile attacco possano dare già risultati quest’ano, ma sviluppandoli ancora meglio il prossimo anno e nell’attesa che l’Europa batta un colpo anche politicamente. E conceda non più solo di fare sperimentazione su 28 metri quadrati”.