Lombardia22/10/2021 13:09

TuttoFood, Gesmundo: Cibo sintetico, guerra da multinazionali per imporre dieta unica e negare scelta al consumatore. Obiettivo controllo su cibo e medicine

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“Ci troviamo oggi a parlare di export e l’export agroalimentare italiano ha un grande cuore agricolo perché il Made in Italy alimentare è fondato sulla distintività dei territori, sulla biodiversità, sulle nostre eccellenze.

Inoltre sottolineo come la partnership con Ice è stata importantissima per il supporto, in termini di collaborazione, indirizzo e giusti consigli”.

Così Vincenzo Gesmundo, Coldiretti, nel corso di “CHANGE”, la Maratona web dell’agroalimentare italiano nel mondo post pandemia che si svolge a TuttoFood, realizzata da Filiera Italia in collaborazione con Agenzia Ice.

“I 50 mld di export raggiunti quest’anno sono la dimostrazione del grande momento di energia e vitalità del settore. Una cifra che può aumentare se sapremo, con una collaborazione internazionale, incidere sui 100 mld euro di italian sounding e che ci danneggia enormemente. Il finto Made in Italy danneggia le industrie, il paese e tutta la nostra agricoltura. C’è però una nuova sensibilità sulla necessità di poter avere linee di etichettatura obbligatoria per tutti i paesi membri. Infausto è però il nutriscore, un sistema ricco di contraddizioni che dà il via libera a cibi anche dannosi per la salute, sanzionando invece il nostro olio d’oliva. Ci ha però caricato d’orgoglio il presidente Draghi che ha condannato senza appello il nutriscore, la sua voce si farà sentire in Ue” prosegue.

“Sul cibo sintetico non stiamo ingaggiando una battaglia, ma una guerra. Questa battaglia del cibo scatenata dall’industria high tech mondiale ha al suo interno delle vicende tragiche dal punto di vista morale, etico e commerciale. Si vogliono spezzare le diete alimentari che hanno dominato la nostra storia. Queste grandi piattaforme, come la Eat, hanno in testa imporre a livello globale una dieta indistinta e valida per tutti, senza consentire al consumatore di poter fare delle scelte. Un sistema che vuole controllare medicine e cibo, è una guerra che proseguirà nei prossimi anni. Queste sono battaglie che solo Coldiretti si può ascrivere, insieme a quella parte di politica capace di comprendere tutte le implicazioni derivanti dal dominio su cibo e medicine.”

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