Uci, Serpillo: Azioni urgenti per proteggere le nostre specie autoctone minacciate dalle specie aliene invasive

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI), Mario Serpillo, richiama lattenzione sullallarmante velocità di diffusione delle specie aliene rispetto a quelle autoctone, evidenziata da un recente studio pubblicato su Annual Reviews of Ecology, Evolution and Systematics.

Il Presidente Serpillo ha dichiarato: “L’invasione delle specie aliene, favorita dalle rotte commerciali e dai cambiamenti climatici, rappresenta una minaccia crescente per i nostri ecosistemi e l’economia agricola. Queste specie, come la cimice asiatica e il granchio blu ed altre insidiosissime di più recente rilevazione, si stanno diffondendo ad una velocità impressionante, mettendo a rischio la biodiversità e la sostenibilità delle nostre colture”.

“La cimice asiatica, ad esempio, è un insetto che ha già causato danni significativi alle coltivazioni di frutta e verdura in molte regioni italiane. Questo parassita si diffonde rapidamente e può portare a perdite economiche considerevoli per gli agricoltori, oltre a richiedere un aumento dell’uso di pesticidi, con conseguenze negative per l’ambiente e la salute umana”.

“Il granchio blu, invece, rappresenta una minaccia per le nostre coste e per l’industria della pesca. Questa specie invasiva compete con le specie locali per le risorse alimentari, alterando gli equilibri ecologici e causando danni ai pescherecci locali. La sua presenza nelle nostre acque può compromettere gravemente l’ecosistema marino e le economie locali che dipendono dalla pesca”.

Il Presidente dellUCI, Mario Serpillo, ha continuato: “La ricerca mostra chiaramente che le specie autoctone non possono competere con la rapidità di espansione delle specie invasive senza un aiuto umano. È fondamentale che iniziamo a considerare e implementare la migrazione assistita per le nostre specie native. Questa pratica potrebbe permettere loro di spostarsi in ambienti più favorevoli, garantendo la loro sopravvivenza di fronte ai cambiamenti climatici e alla pressione delle specie aliene”.

“Chiediamo al Governo e alle Istituzioni competenti di intervenire con estrema celerità e determinazione. Devono essere messi in atto programmi di monitoraggio e controllo delle specie invasive, nonché misure per supportare la migrazione assistita delle specie autoctone. Solo così possiamo sperare di proteggere la nostra biodiversità e garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura italiana”.

Concludendo, il Presidente dellUnione Coltivatori Italiani, Serpillo ha affermato: “La tutela delle nostre specie autoctone non è solo una questione ambientale, ma anche economica e sociale. Dobbiamo agire ora per evitare danni irreparabili e preservare il nostro patrimonio naturale per le generazioni future”.