Agricoltura15/04/2024 14:00

Ue, Tajani: sostenere industria e agricoltura, siamo ambientalisti ma al centro vi sia l’uomo. Tutelare Made in Italy

yes
image_pdfimage_print

“L’agricoltura è uno strumento fondamentale di crescita economica, industria ed agricoltura devono essere sostenute per permettere ai nostri concittadini di vivere meglio.

La nostra battaglia contro il cambiamento climatico è quella per avere un ambiente meno inquinato dove al centro vi è sempre l’uomo. Pensare di avere una natura dove l’uomo è un intralcio non coincide assolutamente col nostro modo di pensare. Siamo ambientalisti, non siamo negazionisti, ma siamo per la terza via dell’ambiente, quella del buon senso per garantire una vita migliore ai nostri figli.”

Così il ministro Antonio Tajani a margine dell'incontro "Il futuro dell'agricoltura in Europa", promosso dal Gruppo PPE a Roma.

“L’Agricoltura a livello europeo ha avuto delle politiche altalenanti con scelte talvolta fatte da persone che non sono mai entrate in una stalla, noi al contrario dobbiamo ascoltare il mondo agricolo, pena il danneggiamento dell’agricoltura.

La situazione geografica dell’Italia non può permetterci grandi spazi, serve dunque anche una certa flessibilità in tal senso, non ci possono essere regole che non tutelino la nostra qualità, il nostro saper fare è famoso nel mondo, dobbiamo essere competitivi soprattutto per le esportazioni, il nostro made in italy è voce fondamentale nell’export, occorre perciò contrastare l’italian sounding. Ieri ho inaugurato il Vinitaly a Verona, lì c’è grande qualità e noi dobbiamo favorire l’esportazione della nostra qualità.

Ringrazio i membri del PPE per la battaglia sul packaging, fondamentale per i diversi settori della nostra industria. La politica a sostegno dell’agricoltura ha molte sfaccettature, ci sono tante cose da fare.

Un problema fondamentale ad esempio è il problema dell’acqua, quello degli invasi è un obiettivo su cui si deve lavorare a livello europeo. Ieri ho avuto mood di parlare delle TEA e non mancano da questo punto di vista risultati positivi. Favorire l’agricoltura e le nuove tecnologie inoltre è un modo di aumentare la nostra presenza anche in Africa.

Il nostro saper fare in agricoltura è stato il tema dell’incontro che ho avuto col ministro cinese, in particolar modo nella nostra capacità di operare in terreni difficili. Stiamo lavorando anche a livello di politica commerciale internazionale con Cina e Usa per aprire nuovi mercati, far cadere barriere, non vogliamo abbandonare nessun mercato per favorire l’esportazioni dei nostri prodotti di qualità.

Per quanto riguarda la dieta mediterranea, oltre a tutelare prodotti di nostra produzione, molti esperti la considerano la più idonea per tutelare la nostra salute.

Dobbiamo guardarci dai fondamentalisti che ad esempio demonizzano il vino come liquido cancerogeno, tanti esperti affermano proprio il contrario oppure dai fondamentalisti del bollino rosso, il Nutriscore, al quale preferiamo il Nutrinform, ovvero rendere consapevole chi acquista il prodotto. Sono convinto che il Nutriscore di fatto è figlio di chi pensava di fare concorrenza sleale ai nostri prodotti. Continueremo a batterci contro perché non porta a nessun risultato positivo!

Questa difesa dei nostri interessi è dovuta anche alla presenza dei popolari europei: ritengo che si possa fare nei prossimi 2 mesi di campagna elettorale molta informazione su quanto occorra per tutelare i nostri interessi in ambito europeo. Per tutelare questi interessi serve dunque un PPE più forte.”

image_pdfimage_print