Un modello lombardo per le sfide ambientali: il commento di Confai Bergamo

“Responsabilità ambientale e ricerca di nuove opportunità di crescita economica formano parte di un binomio indissolubile di fronte alle sfide ecologiche contenute nel Green Deal, il grande progetto di lungo termine della Commissione UE lanciato nel 2021 con l’obiettivo di pervenire ad un sistema socio-economico con piena neutralità climatica  entro il 2050. In questo patto epocale l’agricoltura può offrire un pilastro insostituibile nell’ambito della strategia globale dell’Unione Europea per l’ambiente. Tuttavia ciò  deve avvenire nel quadro di un cambiamento stimolato con incentivi e chiare occasioni di sviluppo”: con queste parole Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, aderenti a CAI Agromec, ha commento la recente partecipazione dell’assessore regionale all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Giorgio Maione, ad una attività a Bruxelles. Nell’occasione, di fronte ai rappresentanti della rete europea delle Regioni impegnate nel sostegno della sfida climatica dell’UE, è stato presentato il modello lombardo di investimenti per l’ambiente, del quale fa parte anche il capitolo dell’innovazione in agricoltura.
“Il settore primario mostra da tempo una grande sensibilità verso la necessità di dare centralità alle imprese nella promozione dell’economia verde – fa notare il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo -. In particolare, il comparto agromeccanico è già in grado di applicare su larga scala una serie di tecniche di coltivazione utili a contrastare in maniera efficiente e sistematica i cambiamenti climatici, a partire dal cosiddetto carbon farming, che permette di ‘sequestrare’ il carbonio atmosferico immagazzinandolo nel suolo e nelle radici delle colture”.