Export05/07/2023 18:52

Marocco – Italia ‘ponte’ tra Africa ed Europa che da fastidio al Prodotto esterno lordo della Francia. Incontro Tajani con ministro Esteri Marocco Nasser Bourita

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Questa sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrerà il ministro degli Esteri della Cooperazione africana e dei marocchini residenti all'estero Nasser Bourita.

La visita in Italia fa parte di un tour in Europa che vedrà il numero uno della diplomazia marocchina domani anche a Berlino.

Bourita ha già incontrato a Montecitorio, in giornata, il presidente della Camera Lorenzo Fontana.

Il Regno del Marocco è uno dei Paesi facenti parte dei 56 accordi di libero scambio senza contare che la comunità marocchina d'Italia risulta essere la terza più grande d'Europa, dopo quella spagnola e francese.

Il Marocco costituisce il paese 'ponte' tra l'Europa e l'Africa, e l'Italia gioca un ruolo fondamentale in questo contesto, soprattutto in un'ottica di sinergia politica, economica e di sviluppo molto lontana dall'approccio francese che viene spesso sofferto. Basti pensare che la Francia stampa ancora il franco della comunità francese d’Africa, valuta attualmente utilizzata da 14 paesi africani.

I Paesi africani chiedono da tempo di essere autonomi e svincolati e il 29 giugno 2019, i leader della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS) hanno adottato formalmente il nome di “Eco” per il loro progetto di moneta unica che doveva partire dal 2020. Eco è il nome proposto per la moneta comune che la Zona monetaria dell’Africa occidentale (West African Monetary Zone) ha inizialmente pianificato di introdurre nella struttura dell’ECOWAS. Dieci giorni dopo, l’11 luglio 2019, il presidente francese Emmanuel Macron aveva affermato che il delicato tema del futuro del franco CFA potrebbe essere discusso “in modo pacifico” e “senza tabù”, mentre i paesi dell’Africa occidentale hanno confermato la loro intenzione di avere una moneta comune. Poi, con un colpo di geopolitica monetaria il 20 maggio il governo francese aveva approvato – per mettere a tacere le crescenti critiche che piovono dall’Africa e dall’Europa (soprattutto da Germania e Italia) – un disegno di legge deputato a formalizzare la fine dell’ultima moneta coloniale ancora in vigore nel mondo: il franco cfa che circola nei paesi dell’Unione economica e monetaria dell’Africa occidentale (Uemoa).

Ma ad oggi non c’è stato un reale cambiamento di rotta negli squilibrati rapporti economico-monetari che continuano a sussistere tra la Francia e alcuni paesi africani dove i cugini d’Oltralpe fanno ancora la parte di padre-padrone. E in ogni caso l’Eco, nel caso in cui dovesse sostituire il Franco Cfa, – fanno sapere a PMINEWS dal Centro Studi Internazionali-CESI – continuerà ad essere stampato, trasportato e assicurato dalla Banca di Francia. C’è inoltre in gioco anche un progetto di creare una moneta comune africana con l’obiettivo di replicare in maniera similare quanto fatto in Europa al fine di eliminare le barriere tra i 46 paesi africani firmatari e facenti parte dell’African Continental Free Trade Area. Ma per ora a valere è ancora il franco Cfa stampato a Parigi.

L'insofferenza dei paesi africani nei confronti della Francia sembrerebbe dia molto fastidio al Paese di Macron. Tanto che - secondo alcuni rumors che circolano nei Palazzi dei bottoni in Ue - sarebbero stati proprio i francesi a far scoppiare il Qatar Gate nei mesi scorsi.

Ecco il PEL, il Prodotto Esterno Lordo che la Francia ha in Africa e fuori dai radar Ue. Banca Francese stampa ancora il Franco Cfa che blocca processo unione africana

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Dopo l'incontro:

Partnership Italia-Marocco, Farnesina: incontro tra Tajani e il ministro degli esteri Bourita. Firmato il piano strategico d’azione multidimensionale

Partnership Italia-Marocco, firmato piano di cooperazione economica, energetica e sostenibile

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