Inchieste05/08/2024 15:27

Food for Profit, finanziato dall’olandese che investe sul vegan e decide progetti Ue: ‘fare pressioni su funzionari governativi’

image_pdfimage_print

Roma - Tra i finanziatori di Food For Profit figura anche l'olandese Van Deurse, fondatore di Capital V che investe sul vegan food e membro della giuria dell'EIC (European Innovation Council), deputata a 'selezionare' i progetti europei per sostenere le innovazioni rivoluzionarie, attraverso finanziamenti alle singole aziende (principalmente startup e PMI) per mezzo di sovvenzioni ed investimenti dell'Unione europea.

ATTIVITA DI LOBBY

Se non mancano le accuse al settore zootecnico di fare attività di lobbying e muovere interessi economici facendo pressioni sui media e sui governi, altrettanto si può dire per il mondo vegan e dell’industria del cibo plant based, sul cui sfondo si muovono le grandi multinazionali del cibo come Unilever e imprenditori del settore plant based che sovvenzionano programmi educativi e documentari volti a criticare il sistema zootecnico a favore di una alimentazione vegana. Gli stessi che sono poi membri della giuria dell'EIC (European Innovation Council) istituito nell'ambito del programma UE Horizon Europe, con un budget di 10,1 miliardi di euro per sostenere le innovazioni.

L'OLANDESE CHE INVESTE  SULLE START UP DEL VEGAN FOOD

Ed è così che tra i finanziatori di Food For Profit, il documentario della giornalista Giulia Innocenzi, troviamo l’olandese Michiel Van Deursen, fondatore di Capital V, una organizzazione no profit che fornisce investimenti a start up e aziende impegnate nella produzione di cibo a base vegetale, e che mira alla rimozione degli animali dal sistema di produzione alimentare.

“Siamo un'organizzazione senza scopo di lucro dedicata a migliorare il benessere degli animali, a ridurre il loro sfruttamento nella produzione e, in definitiva, a porre fine del tutto al loro uso nella produzione.”

https://capitalv.org

LA CAPITAL V: FARE PRESSIONI SU FUNZIONARI GOVERNATIVI E POLITICI PER FARE LEGGI CONTRO ZOOTECNIA E A FAVORE DEL VEGANISMO


Sono 5 i pilastri su cui si muove Capital V, dalla promozione del veganesimo nelle scuole fino all’attività di lobby presso governi ed istituzioni:

-promuovere il veganesimo come stile di vita attraverso social media e seminari.

-informare ed educare il pubblico sull'impatto dell'agricoltura animale sull'ambiente, con programmi rivolti a scuole e univeristà e sostenendo registi e scrittori.

-sostegno economico alle organizzazioni in linea coi valori e gli obiettivi di Capital V.

-collaborazione con le imprese per incoraggiarle ad adottare politiche e pratiche vegan-friendly.

-attività di lobby, ossia “facendo pressioni sui funzionari governativi e sui responsabili politici per creare leggi che proteggano gli animali e promuovano il veganismo. Lavoreremo per cambiare le leggi che consentono la crudeltà sugli animali, come l'allevamento industriale e la sperimentazione animale. Ci impegneremo anche con i media per sensibilizzare sulle questioni relative ai diritti degli animali.”

https://capitalv.org/about/

L'OLANDESE FA PARTE DELLA GIURIA DELL'EUROPEAN INNOVATION COUNCIL CHE DECIDE PROGETTI UE DA FINANZIARE

L’attività di Van Deursen non si limita però solo alla sua creatura, Capital V, ma è anche investitore e membro del Board di numerose aziende specializzate in carne vegetale, cibo plant based e proteine alternative come Heura, Vevolution, Very Good Food Co e The Vegetarian Butcher.

Proprio quest’ultima, The Vegetarian Butcher, fondata dall’altro olandese Jaap Korteweg, è stata acquistata da Unilever nel 2018. L’azienda specializzata in carne plant based e che fornisce i suoi prodotti anche alla catena di fast food Burger King per i suoi menù vegan, mira a “cambiare l'industria della carne per il bene della nostra salute, del pianeta e del benessere degli animali”, con l’obiettivo di eliminare gli animali dalla catena alimentare umana.

Come si legge sul loro sito:

“anche gli animali diventeranno superflui per la produzione di carne. Rimuovendo l'animale dalla catena alimentare, stiamo lavorando a un cambiamento di impatto nell'approvvigionamento alimentare”.

https://www.thevegetarianbutcher.co.uk/our-story.html

Michiel Van Deursen -che prima di passare al cibo plant based e agli investimenti su imprese cell tech aveva già avuto esperienze come fondatore di alcuni siti come 2dehands.be e 2ememain.be, acquisiti poi da Ebay nel 2013- compare anche nell’elenco dei membri della giuria dell'EIC (European Innovation Council).

https://eic.ec.europa.eu/eic-jury-members_en

L'EUROPEAN INNOVATION COUNCIL

Il Consiglio europeo per l'innovazione (EIC) è stato istituito nell'ambito del programma UE Horizon Europe. Ha un budget di 10,1 miliardi di euro per sostenere le innovazioni rivoluzionarie, attraverso finanziamenti alle singole aziende (principalmente startup e PMI) per mezzo di sovvenzioni ed investimenti.

https://eic.ec.europa.eu/about-european-innovation-council_en

Altri due finanziatori sono Susan Vitka e Mark Galvin, produttori oltre a Food for Profit anche di EATING OUR WAY TO EXTINCTION. Ennesimo documentario dai toni catastrofici che mette nel mirino il settore agroalimentare, auspicando un cambiamento nell’alimentazione mondiale. E come si legge nel sito del documentario:

“Evitare prodotti animali come carne, pesce, latticini e uova, avrà un profondo impatto verso un futuro sostenibile per il nostro pianeta.”

https://www.eating2extinction.com/about/

Tra gli altri finanziatori di Food For Profit anche Avaaz, una ONG americana che promuove attivismo su varie tematiche, tra cui cambiamento climatico e diritti degli animali. L'organizzazione opera in diciassette lingue diverse e conta quasi 70 milioni di membri iscritti a livello mondiale.

Food for Profit, finanziato da chi fa profitto su carne e proteine alternative. Gia consigliere di Renzi Premier

Food For Profit, chi demonizza zootecnia sovvenziona mondo vegan e crea “green influencer” sui social media

PER SAPERNE DI PIU'

Bolkestein, si aprono coste italiane a miliardario del turismo, energia green e dieta unica. Ecco come fanno gli altri paesi

Olanda, meno requisiti per import extra-Ue. E rivende a Stati membri a discapito sicurezza, salute e ambiente. I DATI

Olanda, porta d’ingresso della Cina in Ue: ecco come transizione ecologica parte ‘sporca’ e diventa green quando entra in Europa. I DATI

Olanda, ‘buco nero’ d’Europa dove finiscono soldi degli altri Stati membri. Paese di multinazionali che crescono. I DATI

image_pdfimage_print