Agricoltura26/07/2024 12:01

Rinnovabili, Prandini: valore aggiunto per il paese e garanzia di sostenibilità filiere produttive. Fondamentale presidiare in Ue

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Roma - “Vengono fatte affermazioni secondo cui Coldiretti sarebbe contrario al fotovoltaico, ma non è vero. Anzi proprio grazie al lavoro fatto col governo abbiano implementato le risorse riguardo al fotovoltaico sulle coperture di 800 milioni euro. Dobbiamo poi guardare all’innovazione e dunque al fotovoltaico sospeso che ci permette, in un paese che non è autosufficiente in tante filiere produttive, di salvaguardare la produzione e sviluppare le energie rinnovabili.”

Così il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, nel corso dell’incontro alla camera su indipendenza energetica e contributo delle bionenergie.

“Abbiamo chiesto poi uno sforzo per riuscire a capire ciò di cui necessita il paese Italia derivante dal fotovoltaico a terra, che deve essere distribuito su tutte le regioni italiane e non concentrato solo su alcune, così da non perdere anche valore sul paesaggio. Bisogna perciò farlo bene e nelle aree idonee, ossia quelle non hanno terreni coltivabili. E in Italia ne abbiamo tantissimi. Avevamo fatto una proposta al ministero, ma la colpa qui non è del ministero, però è stata ferma sul tavolo stato-regioni perché non riescono a fare una sintesi. Questo è un limite del nostro paese.

Le energie rinnovabili sono un valore aggiunto per l’Italia, possiamo guardare al tema della sostenibilità delle nostre filiere produttive in questo modo. Siamo il quarto paese per produzione di biogas, a fronte di una superficie minima rispetto ai competitors. Stiamo sviluppando il tema del biometano e la sinergia coi vari enti, non solo imprese agricole, è fondamentale.

Biomasse, non dobbiamo creare condizioni per le quali ci siano singole realtà che facciano fughe in avanti. Siamo a conoscenza di una procedura inviata dal comune di Milano al ministero e a livello Europeo, che vieta il tema delle biomasse come possibilità di implementazione di energia da utilizzare nel contesto cittadino, a favore del gas.

Sulle bioenergie e sui combustibili da poter utilizzare, nella scorsa legislatura l’Europa ha fatto una scelta per favorire un paese rispetto agli altri. Quel paese era la Germania contro l’interesse invece dell’Italia sui biocarburanti. Se un paese ha sviluppato delle tecnologie che possono giungere a dei risultati tramite i biocarburanti perché vietarlo? Allora è una scelta ideologica.

Vogliamo essere protagonisti sul tema delle rinnovabili insieme alle istituzioni, ma è fondamentale essere presenti in Europa.”

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