Inchieste07/12/2021 12:50

Scanavino chiede scusa e si giustifica: “un momento particolarmente delicato”. ASR: ora renda conto in trasparenza. Ma nessuna risposta su utilizzo soldi JpMorgan

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Il presidente della Cia Dino Scanavino chiede scusa all'Associazione Stampa Romana e si giustifica parlando di "momento particolarmente delicato". Il presidente aveva insultato il giornalista di AGRICOLAE che aveva chiesto lumi - nel corso della conferenza stampa del 30 novembre presso la Sala Stampa Estera - in merito all'utilizzo dei 350mila euro donati dalla Fondazione JpMorgan per creare un Ecommerce poi divenuto marketplace. Domande alle quali Dino Scanavino aveva risposto "sono c..zzi miei non sono c..zzi tuoi". Tanto che il sindacato dei giornalisti aveva fatto una nota paragonando quanto accaduto a un film con Cetto La Qualunque.

Qui di seguito AGRICOLAE riporta le scuse del presidente Scanavino.

Gentile Direttore,

desidero chiarire che quello andato in scena il 30 novembre u,s, al Circolo della Stampa Estera, in occasione della presentazione del progetto di Cia del portale Dal campo alla tavola, rappresenta l’ennesimo tentativo di provocazione di una testata che ha messo Cia ormai da tempo al centro di reiterate attenzioni in un momento particolarmente delicato costituito dal passaggio istituzionale che avverrà nei prossimi mesi, quello dell’elezione del nuovo Presidente nazionale. A questo si devono i toni non consoni che ho utilizzato al luogo che ci ospitava e a null’altro.

Posso garantire e rassicurarla sul fatto che Cia crede fermamente nella funzione della libera stampa e le sue porte sono sempre aperte per chi svolge e continuerà a svolgere con professionalità e correttezza un mestiere fondamentale per la vita democratica del Paese e delle istituzioni.

Questo fatto è ulteriormente dimostrato dalla circostanza che il nostro Direttore Generale alle domande poste, anche se non previste dal programma della giornata, ha risposto puntualmente.

Desidero quindi rappresentarle il mio disappunto per quanto accaduto confermandole che Cia si rende da subito e come sempre disponibile a condividere tutte le informazioni che possano essere ritenute utili su qualsiasi nostra iniziativa di rilevanza sindacale pubblica prestata in favore dei nostri associati e dell’intero comparto agricolo in totale trasparenza, purché nel rispetto di tutti gli attori coinvolti.

Il tutto nel segno della correttezza da sempre dimostrata nell’esperienza ultraquarantennale della Confederazione che mi onoro di rappresentare.

L'Associazione Stampa Romana "prende atto" e si augura - scrive nella risposta a Scanavino - "che la Cia sia disposta a rendere conto in trasparenza delle sue politiche e delle sue scelte e a sottoporsi senza reticenze in un'ottica di reciproco rispetto alle domande dei colleghi".

Ma ancora nessuna risposta, sulla base della trasparenza delle informazioni di cui parla Scanavino, in merito all'utilizzo delle risorse JpMorgan. Nonostante molte mail inviate. Ultima delle quali, ieri.

AGRICOLAE ha infatti inviato una mail sia alla Cia-Confederazione italiana agricoltori che alla JpMorgan, per chiedere, ancora una volta, come siano state utilizzate quelle risorse. Ma tutto tace.

Salve,
restiamo ancora in attesa di sapere come sono state utilizzate da Cia le risorse donate dalla Fondazione JpMorgan essendo questo un tema di rilevanza sindacale.
Nello specifico chiediamo ancora una volta:
- se è vero che il sito prodotto dalla Gulliver su piattaforma preesistente ha avuto un costo di 50/60mila euro come a noi confermato
- se è vero che 40 mila euro sono stati destinati a “agricoltura È Vita” al fine di fare formazione
- nel caso le cifre coincidessero con le informazioni in nostro possesso, chiediamo infine come sono stati utilizzati i restanti 200mila euro circa dei 350mila donati da JpMorgan per fare un e-commerce (come dichiarato all’epoca) poi trasformato in un marketplace.

Grazie, sicuri della Vostra trasparenza attendiamo informazioni che sono nelle Vostre immediate disponibilità
La redazione

Era stato scritto:

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