Agricoltura16/07/2024 17:14

Agea vuole la “filiera corta” come modello di gestione organizzativa dei Caa

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La carta dei suoli è lo strumento fondamentale per la gestione e la pianificazione del territorio: “la gestione del dato in senso evolutivo consente politiche agricole organizzate, efficaci ed efficienti” dichiara il Direttore di Agea, Fabio Vitale. È in questi termini che l’introduzione della carta dei suoli ha comportato cambiamenti dei criteri per la presentazione delle domande di aiuto e sostegno al settore agricolo. Strategia, questa, fortemente finalizzata ad evitare rettifiche finanziarie da parte della UE che incidono pesantemente sul bilancio statale.

Agea ha implementato il sistema tecnico di accompagnamento alla presentazione delle domande attraverso la costruzione del fascicolo aziendale, con un percorso - ormai da mesi - condiviso con le organizzazioni degli agricoltori. Dopo alcuni problemi tecnici iniziali, la situazione si è normalizzata e purtroppo le statistiche che quotidianamente vengono rilevate, mostrano livelli di performance diversificate con CAA (centri di assistenza agricola) che raggiungono il 100% delle performance e CAA che rimangono prossimi allo zero. È questa la fotografia che testimonia difficoltà non solo organizzative ma anche gestionali da parte degli stessi CAA.

Rispetto, quindi, alla problematica sollevata recentemente sulla possibilità del riesame delle domande circa l’utilizzo della carta dei suoli (da presentare entro il 31 luglio pv), Agea sottolinea come la tematica sia stata affrontata, gestita e risolta senza pregiudicare la tempistica della presentazione delle suddette domande e nell’interesse dell’agricoltore.

L’Agenzia ricorda infine che i CAA, e quindi le Associazioni di categoria, operano su delega dell’Agenzia stessa e, in una proiezione ideale del modello del territorio, gli stessi CAA dovrebbero interloquire in modo diretto con gli uffici Agea.

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