Agricoltura02/07/2024 18:05

Anbi, Gesmundo: in Sicilia situazione intollerabile. Coldiretti pronta a grande mobilitazione

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Roma - “Prima mi avete visto in maniera un po’ concitata: siamo dovuti uscire con il Direttore perché abbiamo una delegazione dalla Sicilia che voleva venire a fare un flash mob qui. Più di un anno fa venimmo insieme con il presidente a parlare con Salvini proprio mettendoci in ginocchio dicendo: “Questo è il 5º governo che non tiene conto di un progetto che noi abbiamo messo in campo per il Paese, che è il progetto degli invasi con pompaggio".

Così il segretario generale Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, nel corso dell’assemblea Anbi a Roma.

“So che oggi il Ministro ha finalmente presentato una proposta per i prossimi dodici anni relativamente a una partita che è ormai diventata fondamentale. Perché parlavo della Sicilia? Perché ho venti persone in questo momento a Palazzo Rospigliosi, di cui dodici giovani che hanno fatto grandi investimenti sulla genetica per la produzione zootecnica a Ragusa e in province limitrofe. Lo sapete cosa sta succedendo? Che hanno già dovuto ammazzare il 30% dei loro animali selezionati.

I nostri coltivatori, i nostri dirigenti a Palermo, mentre noi festeggiamo a Roma, si son dovuti incatenare sotto la Regione affinchè il Presidente della Regione li ricevesse, mentre era impegnato con le vicende legate al Festival di Taormina, mentre praticamente la gente muore di sete e gli animali vengono uccisi. E nel momento in cui vengono uccisi, gli animali vengono venduti sottocosto. E queste sono le cose tipiche di una situazione che non è più tollerabile.

Questi dodici ragazzi che mi stanno aspettando e che volevano venire a fare un flashmob hanno investito i loro soldi, hanno dovuto mettere a garanzia le loro proprietà per questa ricerca genetica, ed ora stanno ammazzando il loro bestiame.

Non è più tollerabile questo e io ve lo dico anche come monito. Tra poco i coltivatori, vostri soci, si rivolteranno anche contro i Consorzi di bonifica. In Sicilia è da 34 anni che sono commissariati i Consorzi. Non c'è acqua, non funziona nulla. Ma lo stesso problema ce l'abbiamo in Sardegna. Tutta la zona della Nurra, che è una delle zone più fertili della Sardegna. Non c'è un chicco d'acqua da da mesi.

Ecco perché con Massimo Gargano prima siamo dovuti insieme andare a fare delle telefonate per calmare gli animi. Però attenzione, questa è una partita in cui i cittadini italiani cominciano a prendere coscienza ed i coltivatori l'hanno già presa perché è sulla loro pelle che accade tutto questo.

E così non possiamo andare avanti. Allora io vi dico e con questo concludo che assisterete nei prossimi mesi a una delle mobilitazioni più strabordanti che siano state mai messe in campo dalla Coldiretti sul tema dell'acqua.

Noi con i nostri coltivatori apriremo una stagione di ferro e fuoco in Italia. Questo lo dovete sapere perché non possiamo tradire il patto associativo che abbiamo con la nostra gente.

Ci siamo sostituiti alla politica, ci siamo sostituiti ai partiti, abbiamo messo in campo dei progetti con l'ANBI, abbiamo già dei progetti negoziabili e realizzabili: non si è mosso nessuno.   

La Coldiretti si è sostituita alle istituzioni che facevano orecchie da mercante mandando 700 mila € di fieno per sostenere praticamente le stalle. Ed era una goccia nel deserto perché non avevano fienagione, non avevano mangime per poter far alimentare le loro mucche.   

Apriremo la più grande stagione di mobilitazione su questo.

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