Agricoltura02/07/2024 16:58

Anbi, Vincenzi: PNRR è terminato, ma paese non può fermarsi dopo piano investimenti così importante

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Roma - "Quando abbiamo immaginato io il direttore questa questa Assemblea, avevamo in mente cosa dovevamo dire rispetto a una fase del Paese importante, una fase del Paese che vede ancora una volta purtroppo protagonista i cambiamenti climatici che stanno spezzando l'Italia in due. Un'Italia dove vi è un Nord che quest'anno, rispetto a due anni fa, è completamente opposto, ovvero con grandi quantità di acqua e addirittura con dei danni enormi rispetto alla piovosità.

E un Mezzogiorno che sta piangendo, sta soffrendo, sta perdendo le imprese, sta perdendo il patrimonio zootecnico, sta perdendo la sua capacità attrattiva che aveva e che ha avuto e che io mi auguro che avrà rispetto al turismo e rispetto alla fruibilità del territorio. Allora eravamo consapevoli anche di una fase nuova che il Paese doveva affrontare che era quella del post PNRR".

Così Francesco Vincenzi, presidente Anbi, in occasione della prima giornata dell'assemblea annuale organizzata a Roma

"Siamo tutti certi e sicuri che il PNRR sia finito. L'opportunità che il Paese ci ha dato rispetto a questi investimenti sta finendo e non possiamo immaginare che il Paese si fermi di fronte un piano di investimenti così importanti. Ma abbiamo bisogno di pensare e di immaginare che questo Paese possa ancora avere una capacità programmatoria e pianificatoria che ha avuto nel passato.

Pensiamo indietro nel tempo al Piano Marshall piuttosto che alla Cassa del Mezzogiorno, che è riuscito a dare delle risposte importanti al nostro Paese in termini di investimento e in termini di resilienza di quei territori che soffrivano non solo la siccità, ma tanti altri fenomeni. Io credo che questa scelta rimetta il Paese sulla pista e su una visione che vuole avere rispetto ai cambiamenti climatici, una visione di Paese che ci permetterà di adeguare e di adattare il nostro Paese ai cambiamenti climatici.

Allora pianificazione, programmazione e gestione sono un regalo che questo Governo, questo Ministro (Salvini, Ndr), ci ha fatto rispetto al futuro e noi dobbiamo saperlo accogliere e l'abbiamo saputo accogliere come una grande opportunità. Questo piano idrico nazionale, questo PNISSI (tanto brutto il nome, ma tanto bello nei contenuti), possiamo dire che ci ha visti protagonisti.

Oltre il 41% dei progetti candidati al futuro finanziamento sono dei Consorzi di bonifica. E dimostra ancora una volta che grazie al vostro lavoro, dei vostri dipendenti e dei nostri dipendenti come Presidenti ha dato ancora una volta una visione al Paese e soprattutto una soluzione al Paese per renderlo più bello e per renderlo più a misura d'uomo. Abbiamo finalmente una visione che ci permette di uscire da quella logica dell'emergenza che negli ultimi trent'anni ha governato gli investimenti nel nostro Paese. Non dobbiamo dirci che ci dobbiamo accontentare.

Ci stavamo abituando purtroppo alla gestione delle emergenze. Un Paese normale, un Paese che ha bisogno di futuro che vuole avere futuro in particolare in questa Europa come protagonista non può gestire dei fenomeni come il cambiamento climatico in un territorio come il nostro che è un hub, per la presenza del Mediterraneo. Stiamo scoprendo che è l'area dove i cambiamenti climatici stanno incidendo non solo con maggiore frequenza ma soprattutto con maggiore intensità e velocità rispetto a quello che ci avevano raccontato. Allora con questo naturalmente noi siamo orgogliosi ancora una volta di riscrivere una storia del Paese. Lo dobbiamo fare con la concretezza.

Dobbiamo migliorare quella che è la captazione dell'acqua, dobbiamo migliorare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili come l'idroelettrico. Dobbiamo dare una visione, dobbiamo dare un futuro alla bellezza dei nostri territori che rimangono e sono un asset strategico per un nuovo modello di sviluppo del nostro territorio. Possiamo programmare con un po’ più di tempo davanti quella che è stata la storia del nostro Paese e che vogliamo che continui ad esserlo. Lo facciamo con la nostra straordinaria capacità e sono certo che non solo questa sapremo cogliere ma ne sapremo cogliere tante altre di opportunità che ci vengono messe a disposizione.

Un'altra scelta che il Governo in questi ultimi giorni ha fatto, questa di mettere in piedi grazie anche alla nostra collaborazione e al nostro lavoro un piano per la progettazione. Un finanziamento importante che con Casa Italia ci vedrà anche qui protagonisti. Nella consapevolezza che molto spesso nelle più parti del nostro Paese il tema non era quello delle risorse o della quantità di risorse ma era quello della capacità di spesa di queste risorse".

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