Ridurre consumo alcol del 10% entro 2025, no a promozione e tassazione più alta. Questo quanto prevede il documento approvato a Tel Aviv dall'Oms sul vino.
Perfettamente in linea con quanto previsto dalla Eat Foundation (lo studio Food in the Anthropocene: the EAT–Lancet Commission on healthy diets from sustainable food systems redatto dalla Eat Lancet) nel tentativo di creare e "decidere" per tutti gli abitanti del Pianeta una "Dieta universale" lontana da tutto ciò che è alimentazione animale e "guidare le scelte attraverso disincentivi", ovvero mediante operazioni per "applicare tasse o oneri; sviluppare interventi multicriteri, basandosi su sviluppi esistenti come la tassazione del carbonio e dello zucchero, e scoprendone altri come i controlli di marketing, le connessioni carbonio-calorie; uso di contratti e condizioni per modellare le catene di fornitura; campagne di disinvestimento".
Basta vedere la tabella 6 dello studio in cui emerge l'esigenza di "eliminare la possibilità di scelta dei consumatori": "è probabile che sia necessaria l'intera gamma di leve politiche".
Gli scienziati suggeriscono anche come fare per eliminare la libertà di scelta dei popoli: "di fronte alle sfide, i responsabili politici potrebbero inizialmente attuare interventi di soft policy, come consigli ai consumatori, informazioni, educazione o, nel caso del cibo, etichettatura. Questi interventi presuppongono che le azioni dei consumatori generino un cambiamento sufficiente e hanno un effetto lento se non esiste un interesse pubblico di massa per il cambiamento".
Qui di seguito lo studio:
EAT-Lancet_Commission_Summary_Report
Ma già il 22 marzo del 2019, in un comunicato pubblicato sul suo sito web la Rappresentanza Permanente Italiana presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra articolava le motivazioni per cui l’agenzia dell’Onu per la salute globale, l'Oms, non dovrebbe essere coinvolta nella presentazione, il 28 marzo presso il Palazzo delle Nazioni di Ginevra del rapporto della “EAT-Lancet Commission” su “Healthy Diets from Sustainable Food Systems” a cui invece l’OMS aveva offerto l’appoggio: “L’OMS non dovrebbe essere coinvolta in questa iniziativa”, scriveva.
la Rappresentanza permanente italiana presso l'Onu alzava dei dubbi sull'indipendenza dei 37 esperti citando il World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) "che raggruppa alcune delle più grandi multinazionali nei settori alimentare, farmaceutico, chimico e del bio-tech". Il WBCSD - si legge sul portale ufficiale - "è stato fondato nel 1995, come una piattaforma per il business per rispondere alle sfide della sostenibilità che stanno irrompendo la superficie della coscienza collettiva del business".
La Rappresentanza italiana cita anche FRESH. FReSH (Food Reform for Sustainability and Health) riporta sul proprio sito di rappresentare "uno sforzo per guidare la trasformazione del sistema alimentare e creare una serie di soluzioni aziendali per il cambiamento del settore".
"Lanciato nel gennaio 2017, (il logo Nutriscore è stato adottato per la prima volta in Francia con un decreto del 31 ottobre 2017) FReSH è un progetto del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), che ha riunito 25 aziende membri del WBCSD per "trasformare - scrivono sempre - il sistema alimentare". Più di 30 aziende fanno ora parte di questo progetto. EAT lavora in collaborazione con FReSH, fornendo la scienza come base per il loro sviluppo di soluzioni aziendali".
Bill and Melinda Gates Foundation (che hanno investito in produzione di carne sintetica), Nestlé e Danone (a cui piace il Nutriscore), Bayer, Basf, Syngenta, ma anche il World economic Forum, Fao e la Commissione Ue, come anche il Wwf, sono solo alcuni tra membri e partner del gruppo WBCSD e FRESH. Naturalmente figura anche Eat come la scienza su cui basare l'operato.
Tra i partner del WBCSD figura anche l'Oms. Oltre a numerose multinazionali interessate al sistema alimentare globale.
https://www.wbcsd.org/Overview/Our-partners/Collaboration-partners
https://www.wbcsd.org/Overview/Our-partners/WBCSD-programs/Food-Nature